La parola del Tribunale 8 marzo: un libro ripercorre i 10 anni di attività
Dalla sopraffazione in famiglia alle discriminazioni nel lavoro fino ai diritti negati: Gioia Di Cristofaro Longo, Laura Remiddi e Antonietta Carestia fanno il punto su quanto ottenuto e sul cammino ancora da fare
Domenica, 11/02/2024 - “Tra il grido e il silenzio scegliamo la parola”. Era lo slogan con nel 1979 il Tribunale 8 Marzo ha invitato le donne a dichiarare le varie forme di violenza e di discriminazione che subivano. Ma cosa è stato il Tribunale 8 marzo? Cosa ha significato e perchè parlarne ancora oggi?
Sono tante le domande che pone il libro realizzato a cura di Gioia Di Cristofaro Longo, Laura Remiddi e Antonietta Carestia.
Con "La parola del Tribunale 8 marzo" (Armando ed) le curatrici hanno voluto attraversare i momenti essenziali della vita del Tribunale parlando di futuro della memoria e ri-trovando la piena attualità di alcune espressioni (comunicazione, testimonianza, progetto, memoria, presente, futuro...) a conferma "della validità del pensiero femminile" che al tempo stesso segnala "il permanere di una cultura sessista".
Se solo si pensa ai tanti femminicidi, risulta del tutto evidente che "navighiamo ancora oggi in mezzo ai flutti tempestosi che caratterizzano la transizione culturale che stiamo vivendo".
Ecco chiaro, quindi, il senso che questa corposa ricostruzione vuole assumere: evidenziare la consapevolezza di essere state, come donne, protagoniste "di mutamenti epocali da portare a termine e consegnare alle nostre figlie alle quali passare il testimone della gestione del nostro futuro". Un impegno che riguarda le donne "a livello singolo e collettivo" ma che va posto "con lucidità e chiarezza come proposta a tutta l'umanità".
Per la prima volta alcuni trattati internazionali affermano principi di pari dignità e diritti per tutti gli esseri umani (artt 1 e 2 della Dichiarazione dei Universale dei Diritti Umani - art 3 della Costituzione italiana): è una "rivoluzionaria presa di coscienza" che non va sottovalutata ma che richiede ancora lucidità accanto ad un lungo e costante impegno affinchè "possano esplodere tutte le potenzialità insite".
Nei 10 anni della sua attività, iniziata nel 1979, il Tribunale 8 Marzo si è occupato di violenze dentro e fuori la famiglia, di sopraffazioni di giustizia negata, di mancato rispetto delle esigenze delle donne nella medicina e in particolare nella maternità, di insufficiente tutela in tante situazioni di fatto e di diritto. Ha operato attraverso sessioni a tema, con sentenze programmatiche, pubblicazioni e altri eventi - di cui questo libro restituisce una sintesi - che hanno determinato progressi nel costume e nelle leggi. Nella videointervista Gioia Di Cristofaro Longo e Antonietta Carestia sintetizzano tutto questo ed altro che il libro vuole essere.
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