Campobasso, DonnaeSalute/ L'umanizzazione delle cure. Parla la psicologa Giovanna Mantegna
Giovanna Mantegna, psicologa che opera presso la Fondazione di Ricerca e Cura ‘Giovanni Paolo II’ dell’Università Cattolica in occasione di DonnaeSalute (Campobasso, 11 aprile 2016) organizzata in collaborazione con Iris Onlus Campobasso illustra cosa si intende per umanizzazione delle cure. “Sono tanti aspetti che prendono in carico i bisogni della donna, si tratta di un’esperienza consolidata perché dal 2008 ha avuto il riconoscimento con tre Bollini Rosa. Grazie ai contributi economici di Iris Onlus possiamo realizzare percorsi assistenziali preferenziali quali, ad esempio, la Ludoteca, che è uno spazio allestito per accogliere i bambini in ospedale, un luogo lontano dal reparto e dove le mamme incontrano i figli. Penso poi al sostegno all’immagine femminile, che realizziamo mettendo a disposizione delle donne che lo desiderano delle parrucche. È molto bello vedere come maneggiano la parrucca, come le provano. È un momento di scambio intimo che si sviluppa insieme alle volontarie e al sostegno psicologico. Poniamo anche una particolare cura nell’arredamento e degli spazi dell’ospedale, cambiando l’immagine grigia e angusta dei corridoi con un ambiente colorato, questo aspetto contribuisce ad accogliere in modo diverso le persone. Di più. Riteniamo la psiconcologia una parte integrante delle cure oncologiche, che hanno molte ripercussioni per la persona malata. Il supporto psicologico è fondamentale sia per la persona malata sia per la famiglia e oggi non dovrebbe mancare l’attenzione per questo aspetto. Va detto che sono maggiormente le donne a chiedere l’aiuto psicologico, è un bisogno che arriva forte subito dopo le cure mediche attive, dopo la chirurgia e la radioterapia. Ecco, una volta superata quella fase, la donna affronta un momento cruciale, difficilissimo. La donna che ha subito un grande trauma, non ha gli strumenti adatti ad accompagnare e superarlo. In quel momento arriva la richiesta di aiuto psicoterapeutico. E a Campobasso noi siamo pronti ad accoglierle”. Articolo in NOIDONNE
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