'La gita scolastica' della regista bosniaca Una Gunjak: osservando la società da femminista
Nelle sale il film pluripremiato sulle ‘leggerezze dell’adolescenza nel XXI secolo’: una storia intensa di dignità femminile. In concorso al Festival Cinema e Donne. Distribuito in Italia da Trent Film
Mercoledi, 20/11/2024 - Sappiamo, dalle cronache e dall’esperienza diretta, quanto siano fragili gli adolescenti di oggi e quanto sia complesso il formarsi di un’identità, soprattutto di quella femminile, in alcuni contesti dove stereotipi, pregiudizi e stigmi sociali, di stampo patriarcale o comunque conservatore e giudicante, siano ancora in vigore e come talvolta i giovani inventino situazioni o ‘prestazioni’ immaginarie, per acquisire uno status agli occhi dei coetanei, e si ritrovino intrappolati - pur senza volere - in spirali dalle potenziali pericolose conseguenze.
Premiato con la menzione speciale Cineasti del presente al 76° Festival di Locarno, il film ‘La gita scolastica’, è stato designato dalla Bosnia - Erzegovina per la corsa al Premio Oscar® 2024 come Miglior Film Internazionale. Dopo la presentazione a Roma nella serata di apertura dell’Euro Balkan Film Festival, alla presenza dell’autrice, il 21 novembre il film sarà in concorso al Festival Cinema e Donne di Firenze.
Nel suo lungometraggio d’esordio, la cineasta di Sarajevo Una Gunjak scrive e dirige una storia sulle ‘leggerezze dell’adolescenza nel XXI secolo’, sui suoi sogni e sullo scontro con la realtà liquida e instabile vissuta quotidianamente dai giovani nella società attuale. Protagonista è Iman, una teenager che per gioco racconta alle compagne di scuola di essere andata a letto con il ragazzo dei suoi sogni. Poco a poco Iman rimane sempre più intrappolata nella sua bugia, che anche grazie ai social media dai compagni si diffonde anche presso gli insegnanti e i genitori, diventando un caso in tutta la scuola proprio mentre fervono i preparativi per la gita scolastica, facendo emergere arcaici rapporti di potere ancorati al patriarcato.
Dunque una bugia, apparentemente piccola e comunque relativa a un fatto ‘privato’ finirà per trascinare la ragazza in un vortice di aspettative, condanne e dogmi sociali, di fronte ai quali Iman lotterà per la propria dignità femminile in una società vittima di un ancestrale e persistente patriarcato.
“Qualche anno fa, quando la Bosnia Erzegovina è stata scossa dallo scandalo di un gruppo di sette tredicenni della stessa classe finite incinte durante una gita scolastica, le reazioni furono di indignazione e incredulità - racconta la regista Una Gunjak - Le ragazze non furono solo giudicate, accusate e umiliate su media nazionali e piattaforme digitali, ma la notizia delle precoci ragazze bosniache comparve persino sulla stampa internazionale. Questa diffusione, alimentata dalla grancassa dei predicatori moralisti locali, ha trasformato la storia in una isteria di massa. La verità su cosa accadde realmente non conta più, e questo mi colpì; la mia attenzione si concentrò ancora di più sulla verità personale di queste giovani. Come gestiscono la loro sessualità ancora acerba? Cosa davvero guida le loro azioni e i loro desideri nella società di oggi? Specialmente in una società così chiaramente defunta come quella bosniaca.”
In parte ispirato a questa storia vera, il film ‘La gita scolastica’ si rapporta a queste domande sovvertendo le abituali narrative sul tema, adottando il punto di vista della protagonista per parlare della società intera: di regole, di ‘valori’ e della perenne violenza che infligge agli individui. La storia personale di Iman è un veicolo per riflettere su un ambito collettivo: la società in cui si vive.
“Ho sentito su di me l’urgenza e l’impegno di girare questo film – prosegue la regista - come donna ormai ultratrentenne che sta districando i nodi della propria maturità sessuale, come bosniaca che osserva la propria società e in particolare la gioventù, e infine semplicemente come femminista. Penso che la sfida più grande del mio femminismo risieda nelle mie relazioni con gli uomini, soprattutto nelle relazioni eterosessuali 'romantiche'. Ma stiamo lottando per l'uguaglianza in un mondo che è patriarcale. Stiamo iniziando come perdenti, non da zero, e questa è una grande frustrazione. Quindi, se posso fare la differenza da qualche parte, voglio farlo. Se col mio lavoro posso incoraggiare qualcuno, aiutare qualcuno, dire a una giovane attrice che è il centro del mondo, questo per me è femminismo. Che lei non è l’altra, che la sua esistenza non si riduce a un ruolo – che sia madre, figlia, musa, bellezza…”
Di grande impatto l’interpretazione della giovane e talentuosa attrice Asja Zara Lagumdžija, nel ruolo di Iman, bravi anche tutti gli altri giovani attori che hanno reso vitale e credibile un contesto scolastico e sociale molto attuale e 'replicabile' in molti altri Paesi.
Una Gunjak
Nata e cresciuta a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, ha studiato in Italia e nel Regno Unito, dove ha conseguito un Master in Montaggio nella National Filmand TV School (NFTS). Pur continuando la carriera da montatrice, attualmente Una si dedica a scrittura e regia. Nel 2014 il suo corto THE CHICKEN è stato presentato alla Settimana della Critica di Cannes prima di partecipare a oltre 300 festival, incluso il Sundance. Nel 2015 il suo progetto ALFA è stato invitato all’Atelier della Cinéfondation e al TorinoFilmLab,dove ha vinto il premio di produzione. Il suo secondo corto, SALAMAT FROM GERMANY è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2017. Il suo debutto come regista di lungometraggi LA GITA SCOLASTICA ha aperto il concorso Cineasti del presente del Festival di Locarno, il 4 agosto 2023
Lascia un Commento