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Vittoria Colonna poetessa senza tempo

Vittoria Colonna poetessa senza tempo

A tutto schermo - Uscirà a breve il primo lungometraggio della regista Lucilla Colonna

Colla Elisabetta Giovedi, 02/04/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2015

Ha dedicato il suo primo film alla poetessa Vittoria Colonna: lei, la regista ed autrice, Lucilla Colonna, che porta il cognome della protagonista del suo film, è una donna dal talento poliedrico con un background da giornalista e sceneggiatrice, prima di arrivare alla regia. Ci racconta di lei e di come è nato Festina lente - Affrettati lentamente, questo il titolo dell’opera, ora nella fase finale della post produzione.



Come è nato in te il desiderio di fare la sceneggiatrice e la regista?

Ho sempre amato la parola scritta in tutte le sue forme, e quindi anche la sceneggiatura. Per la regia invece è stato diverso: inizialmente l'ho studiata solo allo scopo di scrivere in maniera più funzionale, per capire come poter fornire ai registi una sceneggiatura migliore. Il resto è arrivato per caso, c'è sempre una parte del destino che non abbiamo cercato ma che ci è venuta a cercare. In un certo senso, in questo mio esordio senza aiuti pubblici, possibile solo grazie al diffondersi di tecnologie che un tempo erano costosissime e poco accessibili, penso di provare l'emozione della protagonista di Festina lente - Affrettati lentamente di fronte alla meravigliosa possibilità, nel XV secolo, di far circolare le proprie idee dopo l'invenzione e il perfezionamento della stampa.



Perché questo film sulla poetessa Vittoria Colonna?

Sono stata attratta dalla personalità forte, ma al tempo stesso gentile ed elegante, che traspare dalle lettere e dai versi scritti da Vittoria Colonna e pubblicati postumi sotto il marchio ‘Festina lente’ della stamperia fondata da Aldo Manuzio. Fra la vita della più importante scrittrice del Rinascimento e il lavoro del primo vero editore della Storia, di cui quest'anno si celebra il cinquecentenario, corre un filo parallelo che può riassumersi proprio in quest'ossimoro latino: Festina lente (Affrettati lentamente), due parole di significato opposto che invitano ad agire in maniera decisa, ma mai impulsiva. Mi dispiaceva molto sentire parlare di Vittoria Colonna, che è stata una femminista e una pacifista ante-litteram, sempre di riflesso: viene ricordata come migliore amica di Michelangelo Buonarroti o come moglie dell'eroe della battaglia di Pavia, oppure nominata come “il Petrarca al femminile”. Con questo film spero che si potrà conoscere meglio la persona e il suo pensiero.



Come ti sei avvicinata alla sua storia?

All'inizio avevo solo la raccolta delle sue Rime e sono andata nei posti in cui cinquecento anni fa lei ha vissuto per cercare di indovinare i colori, gli odori e i rumori che aveva visto e sentito. Poi sono arrivata al punto in cui mi sembrava di non riuscire a tirar fuori nulla dalla mole di documenti che pian piano avevo collezionato e che mi aveva sommerso. Alla fine, c'è stato un momento improvviso in cui mi sono sentita prendere per mano e guidare (da lei?). E il progetto ha preso il via.



 Pensi che nelle tue opere ci sia una visione del mondo al femminile?

Sono lavori di squadra a cui partecipano uomini e donne, sia in prima linea che “dietro le quinte”, e ciascuno apporta il proprio fondamentale contributo. Ma è vero che c'è sempre una particolare attenzione per la coscienza femminile e il diritto a fare le proprie scelte in quanto donna, senza doversi “travestire” come è costretto a fare qualche volto femminile che compare in Festina lente - Affrettati lentamente, ambientato in un'epoca pericolosamente dominata da uomini di Chiesa e uomini d'arme. Riflettendoci, in entrambi i lavori che ho diretto c'è una scena importante che è femminile per eccellenza: la nascita di una nuova vita, la maternità. Nel cortometraggio Tre la nostra mascotte si chiamava Steno, invece il neonato ripreso nel lungometraggio, in cui la protagonista è una poetessa, è stato poi battezzato dai genitori con un nome che ha suscitato l'entusiasmo di tutta la troupe: Virgilio.



Quali sono, se ne hai, i tuoi principali modelli di riferimento?

Sono affascinata da chi sa osare e porta avanti un progetto senza farsi condizionare dal mercato, dalla moda del momento, dalla possibilità di ricevere finanziamenti. Per la rivista Taxi Drivers ho curato alcuni dossier dedicati a registi coraggiosi come Pablo Larrain e Steve McQueen. E seguo con interesse il lavoro di Alice Rohrwacher e delle altre registe italiane.





Note Bio: Giornalista pubblicista, laureata in Economia alla Sapienza di Roma, Lucilla Colonna è stata direttrice responsabile del mensile ‘Donna Oltre’ ed è attualmente caporedattrice di Taxidrivers Magazine. Ha studiato sceneggiatura, critica cinematografica e regia alla Scuola Holden di Torino e alla Libreria del Cinema di Roma. Il suo romanzo Effetto morphing (2005, Bibli Editrice) ha vinto il Premio Letterario Nazionale Orient Express. Nel 2011 ha esordito alla regia con il cortometraggio Tre,che ha ricevuto il premio Fabulae Atellanae ed è stato presentato in numerosi festival internazionali, dal RIFF di Roma al Portobello Film Festival di Londra.


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