A mano libera / Rebibbia - Il nostro modo dignitoso per la autodifesa: la sopravvivenza dentro e fuori di noi..
ASSUNTA Giovedi, 05/02/2015 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2015
Il nostro modo dignitoso per la autodifesa: la sopravvivenza dentro e fuori di noi.
Se si potesse cambiare il mondo, dovremmo cambiare le nostre menti. La sopravvivenza, qui, se hai qualcuno che ti aiuta da fuori diventa tutto più facile, altrimenti diventi quasi invisibile. Dentro di me alcune volte sento il vuoto, proprio perché di solidarietà ne vedi veramente poca. Le persone, qui, si formano in piccoli gruppi: rumene con rumene, rom con rom ecc. ecc. Il problema è proprio questo, almeno per quanto riguarda il reparto Camerotti, detto anche Stazione Termini. Parlando di me in prima persona, di solidarietà ne ho vista veramente poca. Il mio Tempo lo passo scrivendo, leggendo o facendo del mio meglio per mantenere la mia cella in ordine e pulita. Certo non tutte siamo uguali, ma di rispetto ce n’è veramente poco. Da una parte mi ritengo fortunata avendo due italiane in cella con me, ma all’inizio non è stato facile. Adesso le cose sono migliorate: c’è del rispetto reciproco, ed è già tanto. La sera mi infilo nel letto di Manuela per stare più calde e vedere assieme il film che scegliamo, tanto l’altra si addormenta nel giro di 10 minuti. Manuela mi suggerisce di ringraziare Dio di questo. Comunque mi sento fuori posto, con tutte queste persone che entrano ed escono. Prima contavo i giorni: sono arrivata a 120. Adesso comincio a contare i mesi.....ne sono passati già dieci; non sono tanti per chi come me deve fare degli anni. Si avvicina il mio primo anno e quindi ci sarà il mio compleanno quì... seguito dal Natale e dalle altre feste. È bruttissimo, ma spero che sarà l’ultimo passato quì. Volere è Potere. Giusto....?
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