Sui generis perché si intende aprire un ampio spazio di ascolto e confronto sul genere.
Sui generis perché si tenterà di arrivare fino al cuore del gender, già nei suoi primi battiti: dall’infanzia della storia a quella della vita individuale.
Sui generis perché il senso delle differenze verrà indagato in ogni suo aspetto e ambito di azione, nel corpo e nel sociale, “nelle righe e fuori dalle righe”: ecco il nucleo di questa giornata di riflessione.
Tra le pieghe dell’identità e dei ruoli di genere agisce una lenta costruzione storica e socio-culturale, che inizia fin dalla più tenera età. Il nostro essere nel mondo con corpo di uomo o di donna ci condiziona nelle varie fasi dei processi di crescita e si manifesta nei desideri, nelle scelte, perfino nella scrittura, dal primo scarabocchio al gioco, fino alla più matura narrazione di sé.
Riconoscere i segni dei nostri limiti è del resto il primo passo per liberarcene: abbiamo dunque bisogno di diversificati modelli di riferimento, di imparare a maneggiare saperi culturali, storici e esperienziali; abbiamo inoltre bisogno di un contesto predisposto all’accoglimento e alla valorizzazione delle differenze di cui tutti/e siamo portatori. L’intero sistema educativo ha in tale direzione un compito impegnativo: di supporto nella destrutturazione di stereotipi fin dalla primissima infanzia, perché si riesca a costruire un clima di coesione sociale, valorizzazione delle differenze sessuali, etniche e culturali.
Da alcuni anni a livello regionale e nazionale si muovono enti locali, istituzioni educative e scolastiche che, insieme ad interlocutori del privato sociale ed alle famiglie, realizzano azioni efficaci volte a promuovere l’intercultura, a contrastare fenomeni di discriminazione e di violenza legata all’appartenenza etnica e all’orientamento sessuale.
“Educare alle differenze nelle differenze” vuole pertanto essere una giornata ‘sui generis’ – che si svolgerà il 17 ottobre nella Sala del Palazzo Patrizi di Siena, organizzata dalla Provincia di Siena in collaborazione con l’Associazione Proteo Fare Sapere e con il contributo della Regione Toscana. Un’intensa giornata, ricca di contributi: in mattinata si apriranno sessioni parallele di tavoli tematici, mentre nel pomeriggio interverranno il Presidente della Provincia di Siena, Fabrizio Nepi, l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Siena, Tiziana Tarquini; la parola passerà alla deputata Susanna Cenni, a Elettra Lorini, esperta di politiche di genere, a Barbara Mapelli dell’Università Bicocca di Milano, a Benedetta Selene Zorzi, teologa e docente presso l’Istituto Teologico di Ancona.
Questo confronto aperto a tutta la cittadinanza, su strategie e approcci orientati al genere nei contesti educativi, è stato ideato come un Convegno-laboratorio in cui si metteranno in condivisione pratiche didattiche, esperienze educative, riferimenti teorici e istituzionali. L’intento è avanzare proposte coordinate, perché si rendano operativi alcuni principi fondamentali della nostra Costituzione come l’inviolabilità della persona umana e «la pari dignità sociale senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
Tematiche da tempo “nelle righe”, dibattute in una giornata “fuori dalle righe”.
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