Lunedi, 14/02/2022 - Vorrei parlare alle donne, con le donne, con le mie amiche e sorelle per confrontare il vostro, il nostro sentire.
Oggi è San Valentino, festa degli Innamorati, ma oramai, per consuetudine, divenuta festa dell’amore in senso lato. E allora, estendendo il pensiero anche a domani e a dopodomani e sempre, come non pensare che amore è pace, sentimento di pace, d’amicizia?
Questo 14 febbraio 2022 si svolge sotto l’incubo di un possibile scoppio della guerra, che potrebbe iniziare in ogni momento, con l’occupazione dell’Ucraina da parte della Russia e a fronte di una pressione Americana così forte che sembra “chiamare” la guerra.
Mi interrogo: una mitica commedia classica - LISISTRATA - del grande ARISTOFANE, scritta e recitata nel circa 400 a.C, raccontò come le donne per tentare di fermare la guerra si negarono sessualmente agli uomini, finche non avessero firmato la pace tra Sparta e Atene. Usarono l’arma più forte che allora possedevano: negare ogni approccio sessuale. Nella commedia ebbero successo, anche con interessanti stratagemmi, la guerra fini e fu firmata la pace.
Compiendo un salto di e nei secoli, sappiamo che le donne nel tempo molto hanno fatto per la pace. Per esempio negli anni '50, grazie e a fianco all’UDI e a Noidonne, furono raccolte centinaia di migliaia di firme contro la guerra nucleare. Fu una mobilitazione che puntava ad un coinvolgimento internazionale con l'obiettivo della pace, appunto.
Cosa noi donne potremmo e dovremmo fare oggi, magari cominciando a rifletterci proprio nel giorno dedicato all’amore ? Questo interrogativo, che sento urgente e non utopic, lo giro a chi legge..... voi, tu, che ne pensate?
Chiedere alle donne di tutto il mondo di mobilitarsi per la pace, scendere in piazza, raccogliere firme, scrivere a Putin e Biden, all’Europa, perché parli come Unione con una voce unica .. affiancare il Papa nella sua solitaria lotta per la PACE?
Certo non ho una risposta, ma un bisogno di discutere lo sento uregente, di riflettere, mobilitarsi,fare, agire - e subito - per la PACE.
Lo sento come un dovere NON rimandabile.
Ci sentiamo davvero oramai così rinunciatarie, chiuse in noi e nel nostro mondo e nei problemi italiani?
Eppure in Afghanistan proprio e solo le donne (lasciandoci in molte - presumibilmente - la vita, essendo sparite) sono scese in piazza contro i Talebani per rivendicare quei diritti che solo la pace può ricostruire.
Pensiamo, ragioniamo, subito in tante e lavoriamo o comunque proviamo a lavorare per la pace, non snobbando questo come un'illusoria utopia, magari proprio in onore di LISISTRATA che riuscì quasi 3000 anni fa a vincere sulla guerra con un solo “argomento” a fronte dei moltissimi che oggi possiamo utilizzare.
L’ambizione è e deve essere l’inizio di una mobilitazione capace di coinvolgere, trainare tanti uomini, persone, gruppi, forze singole e collettive che per la pace sono da sempre impegnate e che aspettano di essere incoraggiate e affiancate.
Comunque a maggior ragione: BUON SAN VALENTINO del 2022 e degli anni futuri, da pensare come giorno dove l’amore buono sia anche sinonimo di pace e - perché no - di amicizia fra i popoli. Perché l’utopia è un'energia irrinunciabile di cui “armarsi”.
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