Cucina, Dalla parte del gusto - Mangiarla senza rimorsi: quando, come e perché
Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2006
Voglio essere sincera, anch’io da anni sono coinvolta, anzi sarebbe meglio dire “sconvolta”, dalla quotidiana sfida alla bilancia, ma non mi sono arresa né ho intenzione di farlo.
Non voglio rinunciare al piacere del cibo, non voglio tradire la memoria del gusto e le mie tradizioni che, ovviamente, albergano saldamente nella casa mediterranea, ma ho cominciato a riflettere su che cosa mangio, quanto e come mangio; mi sono così avviata verso un cammino di consapevolezza nelle mie scelte ed è il frutto di questo cammino che oggi voglio condividere. Per stare bene abbiamo bisogno di un’alimentazione sana ed appetitosa e non possiamo accettare che solo le rinunce possono aiutarci nel nostro bisogno di sentirci più belle, più in linea, più seducenti. Si può piacere, e ci si può piacere, anche mangiando in modo più attento e più sano; facendo sì che le scelte quotidiane ci portino verso ingredienti di qualità, ma senza tradire i nostri sapori, i nostri profumi. Ci provano sempre, soprattutto gli americani, con le loro ricorrenti indagini a farci pensare che la pasta è tra gli alimenti “più colpevoli” del nostro peso, abbiamo ormai capito che non è così, o almeno che non lo è per noi donne italiane che, grazie alle nostre radicate tradizioni alimentari, continuiamo a mangiare la pasta con un’attenzione crescente alla qualità, alla quantità, al metodo di cottura.
Dopo aver chiarito che mettersi a dieta non vuol dire rinunciare alla pasta, ma consumarla con qualche accortezza in più, è utile ricordare che i suoi carboidrati favoriscono la produzione della serotonina, un neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore.
Un piatto di pasta di circa 80 grammi condito con pomodoro fresco e basilico contiene solo 350 calorie, ma ci aiuta a controllare la fame nervosa e ci regala il buonumore.
Tagliatelle all’uovo e . . . .ragù (per 4 persone)
secondo la tradizione
►280 g di tagliatelle all’uovo
►150 g di polpa di vitello magro tritata
►80 g di maiale magro tritato
►½ carota, ½ cipolla, 1 piccola costola di sedano
►1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
►15 g di burro
►1 mestolo di brodo vegetale
►circa 50 g di concentrato di pomodoro
►parmigiano grattugiato
►parmigiano grattugiato ( 30 gr )
►sale
un consiglio esotico
Aggiungi al ragù una spolverata di noce moscata
un consiglio light
Sostituisci il ragù di carne con uno a base di pesce, eliminando il latte, il burro e il parmigiano e al posto del concentrato di pomodoro utilizzare del pomodoro fresco a pezzi oppure abbinare la pasta con i legumi rendendolo un piatto completo grazie all’apporto di amminoacidi essenziali e delle vitamine carenti nel frumento
… e infine, un consiglio per risparmiare
Cuoci la pasta in abbondante acqua bollente e poco salata, tieni coperta la pentola il più possibile: si cuoce meglio, in minor tempo e si consuma meno gas o elettricità.
Renata Frammartino, esperta in nutrizione, singol e stretta in una quotidianità che la vede impegnata sul fronte della consulenza professionale privata e dell’informazione ai cittadini ed alle cittadine ci propone la sua riflessione e qualche consiglio di saggia alimentazione. Da circa venti anni, interviene, come esperta del settore, nei processi di educazione alimentare attivati sul territorio anche dalle istituzioni, con percorsi info-formativi rivolti al mondo della scuola ed alla cittadinanza, con una cura particolare all’alimentazione di donne, anziani e bambini. Dal 2003 è responsabile, per l’Ass.ne Federconsumatori, dello Sportello “Info-agro” del Comune di Modena, tel 059.2032658/mail:infoagro@comune.modena.it (oppure: progetti.federconsum@libero.it). A questi recapiti, altrochè a quelli della redazione di Noidonne (redazione@noidonne.org), si possono indirizzare osservazioni, consigli, domande cui certamente si cercherà di dare risposta.
(19 marzo 2006)
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