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Potere e cinismo: la speranza delle e nelle donne

Potere e cinismo: la speranza delle e nelle donne

'Il coyote liberò le stelle' (ed Laurana) il romanzo di Daniela Brancati presentazione venerdì 11 ottobre 2013 a Roma

Lunedi, 07/10/2013 - E' una giovane del nostro tempo, Luisa Alunni protagonista di 'Il coyote liberò le stelle' (ed Laurana), e ne vive pienamente il clima tra contraddizioni e speranze, voglia di avere una carriera ma senza rinunciare ad un privato appagante. Si misura con la politica - nello sfondo del romanzo - che è però un gioco grande e pieno di intrighi organizzati anche contro di lei.

Daniela Brancati è l'autrice: esperta di comunicazione, giornalista di lungo corso e prima donna ad aver diretto un TG in Rai per la terza rete, conosce bene le dinamiche del potere e le sue varie sfaccettature. Ha scritto un romanzo che parla proprio di questo.



Il tuo è un romanzo 'critico' sulla politica oppure vuole parlare in generale del cinismo che appare inscindibile, oggi, dalle situazioni di potere?

Ogni romanzo nasce da un malessere, da qualcosa che vuoi raccontare per condividere con altri, con i lettori. Il mio disagio oggi è vedere famiglie e soprattutto giovani distrutti dal peso della precarietà che leva anche le speranze per il futuro. La responsabilità di questo ha un nome: l'impotenza della politica a fare il suo mestiere, ovvero risolvere i problemi della comunità, con un assetto sociale più equo. Le scelte per uscire da ogni crisi sono sempre almeno due. Una punisce tutti, e perciò soprattutto i meno abbienti, l'altra chiede sacrifici maggiori a chi se li può permettere e aiuta chi non ce la fa. Ma per compiere le scelte bisogna prima sapere in che direzione andare, avere se non un'ideologia, almeno una chiara visione del mondo. Il cinismo di chi ritiene che le scelte siano 'tecniche', il cinismo di chi vede solo i propri interessi, il cinismo di chi abbandona metà della società in favore di piccoli gruppi con grandi interessi. Questo cinismo per me è da combattere con ogni mezzo. Anche con un romanzo. Perchè il romanzo parla alle nostre emozioni, ai nostri sentimenti più che alla ragione. E dunque arriva più direttamente e meglio.



Perchè hai scelto un personaggio femminile per parlare di tutto questo?

La mia protagonista Luisa è giovane e sanamente ambiziosa. E sanamente combattuta fra desiderio di realizzazione professionale e voglia di un grande amore, famiglia, figli. E' il dilemma di tante ragazze, che si intreccia con le difficoltà di essere giovane, donna e bella. Trova sul suo cammino mille ostacoli, dovuti a pregiudizi e perversi intrecci fra cattiva politica e cattivo giornalismo. Ma il romanzo chiude con una speranza. Parlo di una ragazza perchè credo di conoscere meglio i sentimenti femminili e perchè proprio nelle giovani donne ripongo le speranze di maggior cambiamento. Alcune lettrici mi hanno scritto (danielabrancati@live.it) che si sono molto ritrovate nel personaggio, perchè in fondo sono situazioni comuni a tutte le grandi organizzazioni: le logiche del potere, oggi purtroppo, sono le stesse quasi ovunque.





'Il coyote liberò le stelle' (ed Laurana) di Daniela Brancati

presentazione

venerdì 11 ottobre 2013 ore 18,30, Libreria Arion Monte Citorio

Piazza di Monte Citorio, 59 - Roma

con la partecipazione di

GIANNI PITTELLA, vicepresidente vicario del Parlamento europeo

MARTA GRANDE, deputata

modera

CARLO FUSI, giornalista

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