Lunedi, 17/06/2019 - “E in futuro si parlerà di te più che nel tuo tempo. Poiché sei giunta nel momento sbagliato…”
Si parlerà proprio di lei, Christine de Pizan sarà ancora una volta al centro del confronto tra i maggiori studiosi della sua eccezionale produzione letteraria e filosofica. Si terrà a Parigi, dal 18 al 21 giugno, il 10° Convegno internazionale dedicato alla sua figura: in questa occasione si indagherà in particolare la rete di filiazioni, reali e fittizie, che nutrono la sua penna.
Intrecciando vita e scrittura, Christine de Pizan ha inscritto la sua discendenza tra le pagine dei suoi testi: scrive in quanto figlia e madre. Altri legami, letterari e di finzione, tendono a sovrapporsi a quelli biologici: da un’opera all’altra si costruiscono e s’inventano processi di genesi e generazione che portano in scena altre madri e altri padri, nuove alleanze “costruite” sapientemente dalla vedova.
Si prenderanno in esame queste discendenze reali o immaginarie, matrilineari o patrilineari, e le loro ramificazioni, interrogandosi su ciò che le congiunge, nel momento in cui non è la carne a intrecciarle. Nodi ideologici che si tenterà di investigare attraverso le apparenti contraddizioni: la valorizzazione della verginità e della castità, che ricorrono nella scrittura di Christine, in assenza di vere e proprie rivendicazioni per coloro alle quali si rivolge.
Genesi e filiazione sono anche il fulcro della riflessione sui modi di generazione e trasmissione dei testi stessi, attraverso l’analisi delle varie redazioni, fino alle copie tardive, ai rimaneggiamenti e alle traduzioni. Questo interesse comprenderà la relazione tra testo e immagini nelle diverse copie, anche nel confronto con i manoscritti tardivi, che stimolano riflessioni su più livelli linguistici, sintattici e lessicali (neologismi dal latino e dall’italiano al francese).
Le relazioni del convegno saranno in francese, inglese e italiano, con sessioni di letture dei testi in medio-francese. Giornate intense di studio per fare il punto sugli studi, che preparano i tempi affinché si parli di lei. Affinché il suo nome abbia un posto alla tavola della storia e la sua immagine sia riconoscibile anche dai più giovani. Nella sua terra di origine le è stato dedicato un albo illustrato per ragazzi, di recente è comparso un murales a Torino che la raffigura, e adesso la sua voce tornerà a farsi sentire nella sua città di adozione.
È giunto il tempo in cui si parli di lei e non resta che ascoltarne l’insegnamento.
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