Mercoledi, 08/04/2015 - Solo in Italia si calcola che ne soffrano almeno 10 milioni. Stiamo naturalmente parlando del panico, ovvero un'intensa sensazione di paura, terrore improvviso, nonché irrazionale, dettato da un presunto pericolo che può portare ad atti avventati. Il disturbo colpisce soprattutto le donne e può esordire nella tarda adolescenzas o nella prima età adulta. Il termine deriva dal greco e si riferisce al Dio Pan, preso come simbolo della natura e dell'universo.

Il panico è tra i disturbi psichiatrici più diffusi
Il panico viene classifcato a tutti gli effetti come disturbo d'ansia e rientra tra i disturbi psichiatrici più diffusi. Tuttavia non sempre vengono riconosciuti e pertanto non vengono neanche curati; non c'è infatti da stupirsi se una buona parte delle persone guarisce senza ricorrere a terapie specifiche. Tra i tanti colpiti da questo comune disagio, ci sono anche loro, le star, tanto irragiungibili, quanto fragili. Si pensi ad esempio alla regina del pop: Madonna. Come ha rivelato recentemente in un'intervista, la nota cantante ha ammesso di aver vissuto momenti in cui si sentiva invincibile, seguiti da altri in cui si è invece sentita mancare l'aria, arrivando a pensare anche di morire. E che dire dell'eccentrico Woody Allen? Il popolare regista ha confessato di aver seguito una psicoterapia lunga quarantacinquemila dollari e, soprattutto, di aver fatto dei suoi attacchi di panico la cifra stilistica di tutti i suoi film. Rispondono all'appello altri nomi dello spettacolo, come Carlo Verdone, Giovanni Allevi, Violante Placido, Margherita Buy, Winona Ryder, Mietta, Fiorello, Asia Argento e Kim Basinger.

Quali sono i sintomi del panico?
Abbiamo finora descritto il panico in pochi tratti, soffermandoci più che altro sulla sua larga diffusione. Eppure non abbiamo ancora fatto accenno ai suoi sintomi, molteplici, quanto improvvisi. Tra questi ricordiamo: tremori o grandi scosse alle braccia e alle gambe, dolore o fastidio al petto, sensazione di soffocamento, respiro corto o sensazione di asfissia, sudorazione, sensazione di sbandamento, di instabilità o svenimento, palpitazioni o tachicardia, paura di morire (proprio come aveva dichiarato anche Madonna), sensazione di torpore o di formicolio; ed ancora paura di impazzire o di perdere il controllo, nausea e disturbi addominali, sensazioni di irrealtà, di stranezza, di distacco dall'ambiente, vampate o brividi, graduale aumento o crollo della pressione sanguigna, principio di parestesia, paura di non riuscire a riprendersi.
I sintomi appena elencati raggiungono (solitamente) il culmine in circa 10 minuti, per poi svanire del tutto poco dopo, lasciando nel soggetto il terrore di subire un altro attacco di panico.

Come si cura il panico?
Seppure fastidiosi e spiacevoli, gli attacchi di panico non sono pericolosi. In altri casi, quest'ultimi possono essere talmente gravi da provocare depressione. In questi casi, stabilire la gravità degli attacchi, nonché l'eventuale terapia, spetterà al medico. Ma a proposito di terapia, come si può curare il panico? È abbastanza evidente che questo disturbo d'ansia sia ben noto a clinici e ricercatori di tutto il mondo, i quali hanno ampiamente dimostrato l'efficacia della psicoterapia cognitivo- comportamentale (talvolta accostata ad una cura farmacologica). In particolare, trattasi di una psicoterapia in cui paziente e terapeuta si impegnano attivamente nella comprensione del problema e nella condivisione di obiettivi terapeutici concreti e raggiungibili. In questo modo, il soggetto stesso prenderà coscienza dei circoli viziosi del panico, liberandosene gradualmente.

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