Martedi, 02/09/2014 - Tracciare una mappa di un altro mondo possibile, egualitario e basato sul consenso, è l’orizzonte di alcuni recenti studi che affondano le radici in remote civiltà. Ricostruirne la memoria, con il contributo di discipline differenti, può dissodare un terreno storico monolitico e riportare alla luce un’antica sapienza delle madri. Una prospettiva ambiziosa che affonda le radici in remote civiltà: liberare il campo dai fraintendimenti è il primo passo per inoltrarsi in un campo d’indagine che spazia dall’archeologia all’architettura, dalla sociologia alla medicina, affinché un altro modo di porsi in relazione torni a essere visibile e possa ancora prendere forma, ispirare pratiche di vita, qui e ora. Con un simile intento il gruppo “Le Zie di Sofia” da maggio 2011 si riunisce periodicamente in libreria per letture collettive: dalla filosofia di Marìa Zambrano e Hannah Arendt, è approdato alla letteratura quindi si è immerso nelle ricerche sulle società matriarcali, affrontando studiose quali Marja Gimbutas, Riane Eisler, Mary Daly, Heide Goettner-Abendroth, e molte altre. A partire dall’ascolto di tali pagine è nato il progetto che ha condotto al convegno Matri-Arké che si terrà a Pistoia dal 3 al 5 ottobre, dove prenderanno la parola proprio le ispiratrici e autrici di tante riflessioni. Un intenso programma animerà le giornate dedicate ad interrogarsi e incontrarsi con una modalità di discussione che vuol permettere il confronto fra chi avverte la necessità di nuovi strumenti per il cambiamento - un invito esteso a tutte/i con partecipazione gratuita - e le ricercatrici che hanno percorso il tema del matriarcato da diverse prospettive.
Alle relazioni si accompagneranno le immagini: nella prima giornata di venerdì 3 ottobre sarà proiettato il documentario sulla comunità matriarcale dei Moso, Nu Guo. Nel nome della madre di Francesca Rosati Freeman, che sarà presente all’incontro; i lavori proseguiranno il sabato con una ricca mattinata di interventi. Aprirà il convegno la relazione di Heide Goettner-Abendroth (cui si deve una concezione epistemologicamente nuova del matriarcato, da lei stessa ridefinita non ‘dominio’ delle Madri ma ‘all’inizio’ le Madri), seguiranno i contributi di Luciana Percovich, Giulia Valerio, Cécile Keller.
I lavori proseguiranno con una sessione seminariale in cui le iscritte e gli iscritti al convegno si divideranno in gruppi di lavoro per elaborare riflessioni e proposte da sottoporre alle relatrici in una tavola rotonda nella sessione finale, che si terrà la mattinata di domenica 4 ottobre nell’incantevole cornice della Sala Maggiore del Palazzo Comunale della Piazza del Duomo di Pistoia.
L’evento è stato pensato per raggiungere un’ampia diffusione nella convinzione che per esperire nuove modalità di pensiero occorra portare fuori da un ambito specialistico i risultati di tali studi.
Nel sito www.matri-arke.org è possibile reperire informazioni e immagini riguardanti i temi del convegno, i luoghi e i contatti cui rivolgersi per partecipare a queste giornate di ascolto di sé e di altre voci possibili e tracciare insieme il “futuro di un’immagine arcaica”.
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