Dal 22 settembre 2024 al 23 febbraio 2025 l'evento porta per la prima volta nella cittadina toscana l'opera senza titolo 'Geografia' dell'artista sarda
EVENTI E ATTIVITÀ
In relazione a questa opera “in visita”, è stato programmato un appuntamento per approfondirne le suggestioni, all’interno dei lavori di Maria Lai dedicati al tema “geografico”.
Sabato 26 ottobre, dalle 17:30 si svolgerà Cucire e ricucire il mondo, una riflessione sui procedimenti e le immagini geografiche nell’arte contemporanea e nell’attualità geopolitica.
Interverrà Franco Farinelli, professore emerito, già docente di Geografia nell’Università Alma Mater di Bologna, e sarà proposto un dialogo aperto al pubblico con le artiste Claudia Losi e Zoè Gruni. Moderatore Francesco Tedeschi.
L’incontro verterà sul carattere dell’opera di Maria Lai e del suo valore simbolico, in relazione ai modi di interpretare le rappresentazioni del mondo, considerandone anche il valore esemplare per l’arte successiva.
Durante lo svolgimento della mostra saranno proposte visite guidate insieme alla curatrice Annamaria Iacuzzi ed eventi collaterali in collaborazione con il festival Pari e Dispari – Dialoghi sulla parità di genere. Inoltre, saranno realizzate attività per scuole, famiglie e adulti. Il calendario aggiornato degli appuntamenti sarà consultabile sul sito di Fondazione Pistoia Musei.
Nota biografica
Maria Lai (Ulassai 1919 – Cardedu 2013)
Nel 1939 lascia la Sardegna per frequentare il Liceo Artistico di Roma dove studia con Marino Mazzacurati e Alberto Viani. Si trasferisce in seguito a Venezia dove è allieva di Arturo Martini all’Accademia di Belle Arti. Nel 1945 torna in Sardegna dove rimane sino al 1954: insegna a Cagliari e riprende l’amicizia con lo scrittore Salvatore Cambosu. Tornata a Roma, nel 1957 tiene la prima personale alla Galleria dell’Obelisco, ma l’attenzione ricevuta dalla critica non soddisfa l’artista. Inizia un intenso periodo di riflessione artistica in stretto dialogo e collaborazione con poeti e scrittori come Giuseppe Dessì, grazie al quale riscopre il senso del mito e delle leggende della sua terra, sperimentando anche con strumenti e materiali della tradizione artigianale sarda. Nel 1971 espone i primi “Telai” alla Galleria Schneider di Roma. Negli anni Ottanta si dedica alle “Tele cucite”, ai “Libri cuciti” e alle “Geografie”, mentre, contemporaneamente, attua le prime operazioni sul territorio. Nel 1981 a Ulassai realizza l’azione corale Legarsi alla Montagna anticipando i temi e i metodi dell’arte relazionale. A partire dagli anni Novanta dà vita a una serie di interventi di arte pubblica nel paese natale di Ulassai dove, nel 2006, viene aperto Stazione dell’Arte, museo di arte contemporanea a lei dedicato. Muore a Ulassai nel 2013. Nel 2017 importanti riconoscimenti sono tributati alla sua opera alla 57a Biennale di Venezia e a documenta14 a Kassel; nel 2019 il Museo MAXXI di Roma, in collaborazione con Archivio Maria Lai e Fondazione Stazione dell’Arte, le dedica una prima grande retrospettiva in occasione del centenario della nascita.
Palazzo de’ Rossi | Collezioni del Novecento
Collezioni del Novecento a Palazzo de’ Rossi è il percorso stabile dedicato agli artisti attivi a Pistoia dai primi del Novecento. Questa selezione di opere mette in luce una provincia intraprendente, pronta e reattiva al confronto con realtà, movimenti e contesti nazionali e internazionali.
Tra gli artisti esposti: Galileo Chini, Giovanni Costetti, Andrea Lippi, Mario Nannini, Eloisa Pacini Michelucci, Pietro Bugiani, Egle Marini, Marino Marini, Corrado Zanzotto, Jorio Vivarelli, Fernando Melani, Gualtiero Nativi, Mario Nigro, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi, Federico Gori, Zoè Gruni.
L’allestimento accoglie opere dalla Collezione di Fondazione Caript e dalla Raccolta del Novecento pistoiese di Intesa Sanpaolo. Un comodato è stato attivato con il Liceo Artistico Statale Policarpo Petrocchi di Pistoia per l’opera Scioperanti (1913) di Andrea Lippi.
Nelle sale si alternano i progetti In Visita, esposizioni temporanee di artisti di riferimento del ventesimo e ventunesimo secolo in dialogo con la collezione permanente e Insider, approfondimenti dedicati a opere d’arte o materiali di archivio delle collezioni di Fondazione Pistoia Musei solitamente non esposti al pubblico.
Il percorso espositivo permanente, inaugurato nel 2022, è situato in un palazzo signorile settecentesco che è sede di Fondazione Caript, dove la terrazza del Grandonio è riconnessa allo spazio urbano circostante e accessibile ai visitatori come luogo di relax, indipendentemente dall’ingresso alle sale espositive.
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