Mamma, ma io non sono "normale"? - di Roberta Nina Bianchin

Giovedi, 15/04/2021 - Angelo mi guarda negli occhi costringendo entrambi ad un confronto che rende nervosi, mi prende la mano e mi chiede "Mamma, ma io non sono "normale"?"
E in quel momento vi giuro il cuore mi si spezza. Forse se steste un filo più in silenzio mentre tentate di zittire chi vi circonda, potreste sentirne il rumore.
E poi, perchè è del cuore di una mamma che si sta parlando, ecco che anche se rotto riparte mentre gli dico "No, amore mio. Tu non sei "normale", tu sei speciale. Sei unico. Sei gentile, intelligente, sensibile, buono, e nello stesso tempo sei irascibile, suscettibile, casinaro, pretestuoso, puntiglioso, ansioso come tanti altri esseri umani sulla Terra".
"Sono come il nonno?"
"Sei come il nonno, ma anche come la mamma e come la nonna e come il padre di tuo nonno, sei tutti noi condensato in un metro e venti di bambino che sta crescendo".
"Ma io non voglio crescere, voglio rimanere piccolo per sempre".
"Lo so. Ma crescerai, che tu lo voglia o no...".
"Se io crescerò, tu invecchierai e poi morirai e io non voglio che tu muoia".
"Tu comincia a crescere, io prometto di tenere duro finché potrò".
"E se un giorno non potrai piu'?".
"Ci sarai tu al posto mio, e io sarò in te come la nonna e il nonno, e il padre di tuo nonno e la nonna di tua nonna e...".
"Mamma, tu fai sempre un sacco di discorsi complicati. Mi piaci tantissimo, perche' non sei normale".
Ecco.
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Roberta Nina Bianchin, asperger e autrice di "Vorrei essere un'anatra", redattrice del periodico La Busa e articolista di AtipicaMente (rivista free per le neuroatipicità).