Lunedi, 13/04/2020 - Oggi Lunedì 13 Aprile, Lunedì fra l’Ottava di Pasqua. “Le donne sono chiamate a farsi annunciatrici” ha detto Papa Francesco nella sua riflessione in Regina Coeli, ce lo dice prima ancora il Vangelo secondo Matteo 28, 9-10:
“In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».”
“Le donne come Maria, all’inizio e alla fine” ha detto il Papa.
Nell’Angelus preghiamo e rinnoviamo ogni giorno a mezzogiorno il Mistero dell’Incarnazione e nella Pasqua di Risurrezione e nel Lunedì seguente, le donne di nuovo con lena e coraggio vanno di corsa in obbedienza ad annunciare la notizia più rivoluzionaria della storia dell’umanità: il mistero più grande su cui si basa la nostra fede.
Gesù è risorto e ci aspetta in Galilea, ci chiede di andargli incontro e le donne sono loro le messaggere a cui Gesù affida il compito di proferire, di evangelizzare.
Il Vangelo di oggi ci spinge a meditare l’importanza della risurrezione nella nostra vita. Gesù vuole noi, vuole che usciamo per andare in Galilea, per incontrarlo nel mondo, negli altri, nei suoi comandamenti e le donne sono ancelle, sono complici del suo disegno. Loro sono chiamate ad avvisare i discepoli. Gesù chiama tutti nel suo progetto di salvezza, le donne e gli uomini ciascuno con il suo potenziale contributo, ognuno con la sua umile parte.
Sia la nostra società sempre più modellata dalla sua Risurrezione, sia levigata, dia importanza alla donna, alla sua voce, al suo talento, siano gli uomini cooperatori, siano fedeli discepoli. Non creiamo la nostra società senza Gesù.
Andiamo in Galilea, Gesù è là, ci aspetta! E’ risorto! Alleluia
Monica Baldini
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