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'L’inverno della Lepre Nera' di Angela Tognolini

'L’inverno della Lepre Nera' di Angela Tognolini

Il racconto di una madre verso la propria figlia, ignare di cosa significhi essere donna

Venerdi, 01/11/2024 - Nadia, la protagonista de L’inverno della Lepre Nera, di Angela Tognolini (Bompiani 2024, pp. 320, € 18) è una bambina di nove anni, vive con una madre distante e conserva solo ricordi sbiaditi del padre.

Dopo Natale, la mamma la porta in un lungo viaggio verso la baita dello zio Tone, situata in un remoto bosco di montagna. Con sé, Nadia porta solo un registro in cui annota le caratteristiche degli animali, suo rifugio sicuro.In questo ambiente isolato, tra neve e boschi, Nadia impara a conoscere la montagna, ascolta la leggenda della Lepre Nera, scopre il peso invisibile che grava sulle spalle della madre. Insieme, trovano la forza per riprendere il cammino della vita.

L’inverno della Lepre nera di Angela Tognolini è una storia di montagna, di magia e di riconciliazione tra madre e figlia, immersa in un mondo di silenzi e durezza. Emerge così il racconto della vita di Rosa, la madre. Una donna che ha avuto la possibilità di andare in città e di studiare. Di sottrarsi alla vita dura della montagna. Ma di legarsi ad un giovane e di conoscere cosa sia l’amore tossico, diventare una madre single in tempi in cui questo era considerato un abominio agli occhi della società vedere i propri sogni decomporsi sotto la dura realtà. E con l'amarezza di chi ripensa all'innocenza e alle grandi speranze della giovinezza. Speranze che si riveleranno presto perdute («Scesi in città una mattina di agosto, sulla corriera blu che andava dalla parte opposta rispetto al solito: non dal paese a casa, verso l’alto, ma dal paese in fuori, verso il basso. Avevo appena compiuto diciott’anni e, con la mia valigia comprata per l’occasione e le scarpe che portavo in chiesa la domenica, mi sentivo pronta a tutto. Eppure una voce silenziosa, nascosta dentro il mio petto, non faceva che gridare e non avrei saputo dire se fosse un suono di gioia o di spavento. Nelle tasche avevo un mazzetto di banconote dentro al portadocumenti in pelle di mio nonno, cinque caramelle al miele e il coltello da intaglio. Fuori ero seria e tranquilla, composta sul sedile. Dentro bruciavo. ») 

Mentre Rosa ripercorre la sua storia, Nadia conosce l’ansia del cambiamento, nonostante la voce della madre l'accarezza con quella preghiera laica che le sussurra «dormì senza pensieri né sogni né paure o speranze, e intorno a lei la notte rimase nera e vuota come il fondo di un oceano troppo freddo per essere abitato».Rosa si capisce, ad un certo punto, sa il prezzo reale di cosa significhi ‘scoprire i segreti’, che nella sua vita non ce ne siano molti da scoprire («speravo solamente di non svelarne altri mai più»). L’inverno della Lepre Nera di Angela Tognolini è una storia di montagna, di magia e di riconciliazione tra madre e figlia, immersa in un mondo di silenzi e durezza, ma anche di speranza.


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