La riscoperta di Ossi Czinner

Lunedi, 04/11/2024 - A quanti ho defraudato, a quanti hanno sofferto a causa mia. Ai miei nemici, in ringraziamento per l'attenzione che mi prestarono. A coloro che hanno riso con me e di me. A tutti coloro che un giorno mi dissero sinceramente: "Sto dalla tua parte". Ai miei amici e a te, se vuoi esserlo.
Ossi Czinner


Negli ultimi anni la benemerita associazione “Cervignano Nostra” e l’associazione “SVAB – Salviamo villa Antonini Belgrado di Saciletto di Ruda” stanno conducendo un prezioso lavoro di riscoperta e valorizzazione dell’artista mitteleuropea Ossi Czinner (Vienna, 1924 – Saciletto di Ruda, 2014).
La SVAB, allo scopo di diffondere al meglio la conoscenza dell’artista, le ha dedicato un sito web: www.ossiczinner.it. Sul proprio canale Youtube ha, da alcune settimane, caricato una serie di video con testimonianze di persone che hanno conosciuto questa donna particolare, artista geniale e generosa, prepotente e generosa, ingenua in amore e dura nei suoi proponimenti. Tra quelle finora raccolte, spicca, in particolare, la testimonianza fornita dalla storica e memorialista Adriana Miceu, che ha scritto molti libri e articoli sulla storia della bassa friulana, raccogliendo con precisione e costanza un patrimonio ricchissimo da consegnare alle generazioni future. Nel video (www.youtube.com/watch?v=wPo8cH5UqQ4) racconta i vari aspetti della vita travagliata di Ossi e del suo lungo e pericoloso legame con l’artista Federico Righi, che la defraudò di tutti i suoi beni, spiegando che le è stato possibile ricostruire il percorso di vita di questa donna e artista raccogliendo i documenti che ella aveva lasciato sparsi qua e là nella villa Antonini di Saciletto, dove condusse l’ultima parte della sua esistenza nell’indigenza e nella solitudine.
Per il doppio anniversario dei cento anni della nascita e dieci dalla morte, il comune di Saciletto di Ruda, in provincia di Udine, continua nella serie di iniziative che omaggiano una grande artista, la quale ha lasciato veri e propri capolavori dell’arte grafica (ved. www.noidonne.org/articoli/ossi-czinner-doppia-celebrazione-per-la-grande-artista-mitteleuropea-20780.php). Ossi Czinner era maniacale nella cura che metteva per i dettagli delle sue opere. Aveva aperto con Federico Righi un Centro Internazionale di Arte Grafica proprio a Saciletto, impiegandovi tutte le proprie sostanze. Della società faceva parte anche un fotografo triestino. Righi, uomo senza scrupoli, nel momento in cui per i fotografo insorgono dei problemi di salute, si fa firmare dei documenti in cui Ossi dichiara di non essere proprietaria di alcuno dei beni racchiusi nella villa, confidando nelle promesse di Righi che si tratti solo di un escamotage di cui solo loro due sono a conoscenza, per non avere rivalse di tipo economico dall’altro socio. Le promette di strappare quel foglietto, ma non lo fa. E così, dopo la morte di Righi, i figli ne fanno uso e si appropriano di Villa Antonini, compresi i mobili, relegando Ossi nelle stanze di servizio. Lei dilapida il suo patrimonio in spese legali, ma non lascia la villa. Conduce un’esistenza precaria, in compagnia dei suoi gatti, cibandosi pochissimo e fumando molte sigarette. A cinquant’anni si era innamorata di nuovo, di un uomo di venti anni più giovane di lei, al quale per anni scrive lettere piene d’amore e dense di riflessioni sulla vita e sul presente.
Il prossimo sabato 9 novembre, in occasione del Festival delle Dimore Storiche del Friuli Venezia Giulia, si terrà l'inaugurazione di una nuova mostra dedicata a Ossi Czinner, con inizio alle ore 11. L’iniziativa rappresenta un’occasione speciale per riscoprire l’eredità artistica di Ossi Czinner e, al contempo, visitare la storica Villa Deciani a Cassacco, provincia di Udine.