La regalità calò dal cielo, thriller storico di Roberto Lirussi – recensione
Roberto Lirussi intraprende un affascinante discorso sulle varie manipolazioni storico-filosofiche che, durante il corso del tempo, si sono verificate tra i diversi popoli che hanno abitato le porzioni di terra conosciute
Martedi, 15/01/2013 - “Ci si potrà chiedere: Ma se gli ebrei furono deportati in Mesopotamia nel 700 a.C., ed i Sumeri smisero di regnarvi nel 2.200 a.C., cioè millecinquecento anni dopo, cosa c’entrano i Sumeri con gli ebrei e la Bibbia?
La domanda non è fuori luogo, anzi, mi permette di arrivare ad un punto fondamentale del percorso che sto compiendo, oggi, qui con voi.”
Il Professor Albert Neumann riusciva a mantenere la completa attenzione del suo pubblico, un pubblico che continuava ad aumentare con il passare dei minuti, un pubblico di sostenitori, curiosi ma soprattutto di oppositori. L’oggetto della conferenza era abbastanza delicato, doveva andarci cauto e, senza cadere in alcun errore, esporre lo studio di una vita.
“La regalità calò dal cielo”, edito nel settembre del 2012 dalla casa editrice Edizioni Segno, è un thriller storico dell’autore Roberto Lirussi (1964), che sarà presto in libreria con una raccolta di saggi riguardante la Mesopotamia, Palestina, la Bibbia e l’Islam. Un thriller che indaga su una questione che non è mai passata di moda: le religioni e la loro genesi.
Roberto Lirussi intraprende un affascinante discorso sulle varie manipolazioni storico-filosofiche che, durante il corso del tempo, si sono verificate tra i diversi popoli che hanno abitato le porzioni di terra conosciute. Un discorso che inizia 4336 anni fa, esattamente nel 2325 a.C., sino ai nostri giorni, al 2011 con il convegno di uno dei personaggi principali: Albert Neumann, studioso della civiltà dei Sumeri e dei Pre-sumeri.
I due piani temporali, la genesi del monoteismo ed il nostro presente, godono di una struttura complessa ma ben architettata che vede una duplicità anche sul piano spaziale. Storie parallele di differenti protagonisti in antitesi costante per la questione della verità sui fatti.
Ne deriva una fondamentale distinzione dicotomica: coloro che ostacolano la ricerca di verità e coloro che, invece, cercano di venire a capo alle astuzie storiche dei vincitori.
Ma non aspettatevi un’esplorazione statica di una teoria religiosa, “La regalità calò dal cielo” è anche mistero ed accattivanti omicidi.
Se da una parte il professore indaga sulla dottrina, dall’altra l’Ispettore Capo della Polizia Alessandro Marsini è alle prese con una serie di furti di reliquie e macabri omicidi che hanno tutte le caratteristiche del rituale, anzi “dei rituali” in quanto ogni delitto presenta una perfetta esecuzione di atti simbolici che conducono ai maggiori credi religiosi esistenti.
“La scena era identica a quella dell’omicidio Ribaldi. La differenza, qui, stava nel fatto che al retro dell’armadio che, per l’occasione, era stato girato, la vittima non era stata “inchiodata”, forse per evitare eccessivo rumore, ma fissata per mezzo di corde, ad un pannello posteriore”. Le tracce di sangue erano pochissime, quasi irrilevanti.”
Un’alternanza di storie parallele che si intrecciano tra loro, tra misteriose tavolette d’argilla mai decifrate e rivelazioni che potrebbero riscrivere 4000 anni di storia della civiltà umana, tra zone remote dell’Iran e piante anti-tumorali del Madagascar.
“Sembra sia stata scoperta ed importata insieme ad altre erbe: la pianta di Venere, appunto, la Vinca, la pianta di Saturno, la pianta del Sole, la pianta della Luna, la pianta di Marte, la pianta di Mercurio, la pianta di Giove.”
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