Lunedi, 30/10/2017 - EUROCARERS - la rete europea delle organizzazioni che rappresentano i caregiver familiari e di coloro che svolgono ricerca in questo campo - considera con favore che il Senato italiano stia discutendo per l’approvazione di un testo di legge sui caregiver familiari. (info)
Era tempo che un una tematica così importante diventasse oggetto di interesse dell’intera comunità politica e dell’opinione pubblica. Eurocarers auspica che il testo di legge si basi su una definizione larga di caregiver familiare, comunemente usata al livello europeo: “Il caregiver familiare è colui che si prende cura – a titolo non professionale e gratuito- di una persona cara affetta da malattia cronica, disabile o con un qualsiasi altro bisogno di assistenza a lungo termine”.
Il Senatore Ignazio Angioni (Pd, primo firmatario del ddl del Pd sul "Caregiver famigliare") ha presentato alcuni emendamenti al testo unificato in discussione nella Commissione Lavoro, ritenendolo "un punto di partenza per approdare ad una prima legge sul tema". Poichè lo Stato "non può continuare a scaricare interamente sulla famiglia l'assistenza e la cura di una persona disabile, occorre costruire un modello già adottato in altri Paesi, in cui il caregiver può contare su servizi sanitari e socio-assistenziali professionali e domiciliari per l'assistenza ai disabili gravi e alle persone non autosufficienti". Gli obiettivi degli emendamenti sono: arrivare ad una corretta definizione di caregiver (che non è un badante né un assistente professionale, ma una persona che ne assiste un'altra non autosufficiente e che ha il diritto di poter conciliare la cura con la vita professionale e di relazione); promuovere accordi tra i soggetti interessati (ministero del lavoro,Conferenza delle Regioni, associazioni dei datori di lavoro, organizzazioni sindacali) volti a sostenere più flessibilità oraria e la creazione di fondi ferie solidali; l'istituzione di un 'Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare', da rifinanziare attraverso la legge di bilancio.
Obiettivi significativi nell'affrontare un tema delicato, che interessa una parte sempre più vasta di famiglie, come denunciato da tempo da Carer, che ha riproposto il tema lo scorso aprile (articolo).
Dato il contesto dell’invecchiamento della popolazione, limitare la definizione di caregiver familiare al caso specifico di coloro che si prendono cura di persone con malattie, infermità o disabilità gravi equivarrebbe a tagliare fuori e non riconoscere un numero importante di caregiver che forniscono cura a persone anziane o affette da malattie croniche. Un tale approccio ristretto non rifletterebbe la realtà di quasi 4 milioni di caregiver familiari in Italia (Fonte: OECD 2013). Inoltre, in linea con la tendenza al livello europeo verso la deistituzionalizzazione e la cura a domicilio, Eurocarers invita i decisori politici a considerare i caregiver familiari come componente informale della rete di assistenza alla persona e risorsa del sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari. Ancora, Eurocarers sottolinea la necessità di un approccio coerente, integrato e multidisciplinare volto a recepire trasversalmente le esigenze dei caregiver in tutte le aree d’azione politica. I caregiver familiari hanno diritto a godere di una vita di relazione e professionale appagante e le loro opportunità non dovrebbero essere pregiudicate dal compito di cura da loro svolto. In conformità ai principi definiti nella proposta della Commissione Europea per un Pilastro europeo dei diritti sociali, Eurocarers incoraggia dunque l’adozione di un giusto mix di azioni politiche, che da un lato assicuri l’accesso a servizi di cura a lungo termine di qualità, e dall’altro preveda dei servizi dedicati specificamente ai caregiver (quali accesso all’informazione, formazione, interventi di sollievo, etc. ).
In particolare, misure che permettano ai caregiver di conciliare il compito di cura con lavoro retribuito servirebbero anche a garantire un aumento dell’occupazione, specialmente femminile, tanto auspicato dalle istituzioni europee e nazionali (e ribadito nelle Raccomandazioni del Consiglio al governo italiano come parte del processo del semestre Europeo 2017).
L’Italia si trova davanti ad una grande occasione, quella di entrare a far parte del ristretto club di Stati Membri che hanno previsto un riconoscimento giuridico dei caregiver familiari e che ne valorizzano il ruolo. Eurocarers auspica che l’Italia proceda nella giusta direzione. Non riconoscere una definizione larga di caregiver e non valorizzare il ruolo fondamentale svolto dal caregiver nelle nostre società equivarrebbe ad un’opportunità mancata.
Eurocarers - in cooperazione con il Gruppo di Interesse sui Caregiver familiari del Parlamento Europeo - continuerà ad impegnarsi per il riconoscimento e la valorizzazione dei caregiver ovunque in Europa, nella convinzione che politiche e prassi che valorizzano e sostengono i caregiver familiari siano una strategia vincente per tutti: per i caregiver, per la persona bisognosa di cura e per la società nel suo insieme.
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EUROCARERS è la rete europea delle organizzazioni che rappresentano i caregiver familiari e di coloro che svolgono ricerca in questo campo. Conta 66 membri, provenienti da 25 Paesi europei. La missione di Eurocarers è quella di accrescere la consapevolezza del contributo fornito dai caregiver familiari alle nostre società e assicurare che le politiche nazionali e dell’UE prendano in considerazione le esigenze dei caregiver. Eurocarers definisce il caregiver familiare come colui che si prende cura – al di fuori di un contesto professionale e a titolo gratuito – di una persona cara bisognosa di assistenza a lungo termine in quanto affetta da una malattia cronica, da disabilità o da qualsiasi altra condizione di non autosufficienza.
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