Login Registrati
Il senso della meraviglia

Il senso della meraviglia

Leggere l'Albero -

Baldassarre Bruna Martedi, 02/08/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2016

Cara Bruna,
sono una mamma-nonna di 64 anni. Vivo in una città di provincia in Umbria e la mia casa è in mezzo al verde in campagna. La mia vita finalmente è tranquilla, amo leggere, viaggiare, andare a fare teatro, scrivere poesie e trascorrere molte ore con i miei tre nipoti. Purtroppo sono limitata nel camminare per problemi alle gambe e alla schiena.

Che dici del mio albero?

Dina



Cara Dina,



sei nella fase biografica del rispecchiamento della prima infanzia. Secondo la teoria biografica del medico B. Lievegoed la fase dai 63 ai 70 anni rappresenta il rispecchiamento dei primi sette anni di vita. È la fase così detta “mistica”, con il prevalere del senso della meraviglia, cioè con la capacità di meravigliarsi, proprio avviene naturalmente al bambino piccolo. W. Goethe affermava che, in relazione alle fasi della vita, il bambino è realista, il giovane idealista, l’uomo scettico e l’anziano mistico. Non appena si arriva alla conquista di una natura umana più matura la saggezza della cosiddetta vecchiaia può manifestarsi in modo atemporale, nel senso che è opportuno riconsiderare il senso della vita per scoprire un mondo di valori e interpretazioni totalmente differente da prima. Con ogni passo spirituale, tipico di questa fase, è come se si schiudesse un nuovo paesaggio poetico! La vita immersa nel mondo naturale, la tua campagna, la creatività e le attività artistiche che fortunatamente caratterizzano tutta la tua vita permettono anche di prevenire il senso di vuoto che può caratterizzare i grandi cambiamenti dell’età e soprattutto le prove dolorose come gli impedimenti di cui accenni. I limiti fisici che riferisci purtroppo possono riguardare una parte della problematica del grande cambiamento ma l’involuzione fisiologica che inizia già dai 42 anni d’età corrisponde anche a una profonda evoluzione di tipo spirituale, nel senso che se il nostro corpo si invecchia diminuendo le sue prestazioni, contemporaneamente il nostro spirito tende verso una vera e propria ascesa, migliorando qualitativamente tutta la nostra vita.

Il tuo albero ben disegnato sottolinea le seguenti tappe traumatiche: anni 1,9 mesi; 27, 46;7mesi; 62.

La base del fusto denota una certa inibizione mentre le foglie costituiscono i primi segni della fecondità, dello sviluppo, del rigoglio. Solitamente le femmine disegnano più foglie rispetto ai maschi. La chioma aperta con i rami che si estendono in tutte le direzioni sta a significare la ricchezza delle aspirazioni, una peculiare sensibilità e il desiderio di esplorare il mondo tendendo a una posizione maggiormente soddisfacente. Le foglie, infatti, rappresentano la speranza di aspettare anche il tempo dei frutti.

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®