EUROPA (in)DIFESA - Zeus e Europa: il mito che affonda le sue radici nelle vicende degli dei dell'antica Grecia...
Ortensi Paola Mercoledi, 27/04/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Aprile 2016
Questa è la storia del mito, che affonda le radici nelle vicende degli dei dell’antica Grecia, della giovane principessa da cui viene il nome alla “nostra” Europa; e più specificatamente le avventure in cui la coinvolse Zeus, il re degli dei, chiamato poi Giove dai Latini.
Europa è figlia di Agenore, re di Tiro, città Fenicia situata in quella terra che oggi chiamiamo Libano. Era una ragazza bellissima e di lei si invaghì Zeus, che approfittando dell’abitudine della giovane di passeggiare e giocare con le ancelle sulle rive del mare, trasformatosi in un possente toro bianco, si mescolò nella mandria del Re portata al pascolo nelle vicinanze delle fanciulle. Tale era la bellezza della bestia e la sua mansuetudine, come narrò Ovidio nelle Metamorfosi, che Europa ne rimase affascinata e lo carezzò e vezzeggiò mettendo fra le sue corna una ghirlanda di fiori. Volle provare a cavalcarlo e fu allora che il toro, alzatosi, iniziò a volare e attraversò il mare fino ad arrivare all’isola di Creta. Lì, in un boschetto di platani, “fece sua” Europa, la quale, per ringraziare i platani dell’accoglienza, concesse loro di non perdere mai le foglie. Da quell’unione nacquero tre figli: Sarpedone, Radamanto e Minosse, ed Europa divenne regina di Creta in quanto Zeus la affidò ad Asterio, re dell’isola, che riconobbe anche i figli come suoi. Sarà poi Minosse a divenire erede al trono e il suo regno fu a sua volta origine di miti e leggende, fra cui la più nota è quella del Minotauro. Europa ebbe da Zeus anche tre doni, su cui diverse e plurime risultano le ipotesi di cosa simboleggino: Talos (l’uomo di bronzo), Laelaps (il cane guardiano) e un giavellotto che, scagliato, centrava sempre l’obiettivo. In modo vario, e con più versioni e interpretazioni nei secoli, all’immagine del toro e delle sue possenti corna è collegato lo spicchio della luna. Alla luna in qualche modo si congiunge anche la figura di Europa, che secondo alcune interpretazioni della parola stessa avrebbe il significato di “quella dal grande occhio”, ovvero ancora una volta la luna. Certo è che poi il toro, quasi a firmarne la divinità, fu identificato in una costellazione celeste che ancora possiamo osservare fra le stelle.
Tante le spiegazioni e le teorie che spiegano perché Europa divenne il nome del nostro continente, ma tutte richiamano il legame profondo fra le civiltà greca e romana che in modi diversi arrivarono a segnare, alle origini, la storia del nostro continente. Si calcola che siano circa 200 le raffigurazioni del mito di Europa e una di queste, in un mosaico di Sparta risalente al III secolo dopo Cristo è, non a caso, rappresentata nella moneta da 2 Euro della Grecia.
Infinite, come è immaginabile e come potrà scoprire chi avrà voglia di approfondire la ricerca, le considerazioni, storie e interpretazioni di un mito che ha alla base una donna, il potere, la divinità, la bellezza, il cielo e tanto d’altro. Per molte/i di noi un’aspirazione su tutte: che l’Europa, pur con tutte le critiche e le modifiche necessarie alle sue politiche, consolidi la sua unità come luogo di pace e civiltà.
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