Sulla manovra: la decontribuzione non basta. Subito i soldi per asili nido, fondo parità salariale e abolizione tampon tax
Giovedi, 19/11/2020 - Riceviamo e pubblichiamo Da mesi le donne italiane denunciano come il divario di genere si sia enormemente allargato nel corso della pandemia, fra lavoro di cura, servizi assenti e perdita dei posti di lavoro.
“La decontribuzione non basta a risolvere i problemi, ed è assurdo che si rinvii al 2022 l’aumento delle risorse per gli asili nido. Chiediamo risorse subito per i servizi all’infanzia, un fondo per attuare la parità salariale e l’abolizione della tampon tax, su cui lo scorso anno si è fatto solo un piccolissimo passo. Almeno la metà delle risorse disponibili per la discussione parlamentare devono essere spese per le donne.”
Lo dichiarano le donne lavoratrici, professioniste, rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati, e le associazioni riunite nel movimento “Il Giusto Mezzo”, che nei mesi scorsi ha lanciato un appello al Governo per utilizzare le risorse di Next Generation EU a favore della uguaglianza di genere.
“Anche la proroga del congedo di paternità a 7 giorni è soltanto un palliativo, va portato almeno a 10 in linea con la direttiva europea, se non raddoppiato, come accaduto in Francia. Legge di bilancio e Recovery Fund possono essere una svolta contro il gender pay gap, ma per il momento non lo sono. Per le donne bisogna fare di più.” concludono le promotrici.
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IL MOVIMENTO “IL GIUSTO MEZZO”
“Il Giusto Mezzo” (www.ilgiustomezzo.it) prende il testimone dell’iniziativa Half Of it promossa dall’europarlamentare tedesca Alexandra Geese - che già prima dell’estate ha inaugurato la stagione delle richieste per il Recovery Fund - e lo rielabora per affrontare le reali urgenze del Paese. I firmatari e le firmatarie dell’appello chiedono un cambio di paradigma con una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ovvero interventi programmatici e strategici in 3 ambiti chiave per il futuro: servizi di cura della persona, occupazione femminile e disparità di genere.
Attraverso questo appello, che ha raggiunto le 45mila firme, ribadiscono che il loro interesse non è la questione femminile ma l’efficienza del sistema, degli investimenti che farà il nostro Paese, sia con le risorse straordinarie europee e del Recovery Fund, sia con quelle ordinarie, e il loro reale impatto sulle generazioni future.
Promotrici de Il Giusto Mezzo sono Alessia Centioni, Alexandra Geese, Chiara Gribaudo, Francesca Fiore, Costanza Hermanin, Sarah Malnerich, Valentina Parenti, Pina Picerno, Daniela Poggio, Lia Quartapelle, Azzurra Rinaldi, Mila Spicola, Cristina Tagliabue. Le prime associazioni promotrici de IL GIUSTO MEZZO sono DateciVoce, GammaDonna, Mammadimerda, Prime Donne, European Women Alliance e Noi Rete Donne.
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