Ambiente - Deficiti ecologico, edilizia, Nobel per la chimica, black-out atomico...
Bruni Barbara Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2008
WWF: Paesi africani e deficit ecologico
Nel 2003 la popolazione africana rappresentava circa il 13% della popolazione mondiale ma contribuiva solo per un 6% al superamento dei limiti globali di biodiversità. Ciò significa che se quell’anno i consumi di ciascuno fossero stati uguali a quelli di un africano medio, invece di utilizzare il 125% della biocapacità della Terra, l’umanità ne avrebbe utilizzata solo il 60%. Tuttavia, le previsioni medie delle nazioni unite indicano che entro il 2050 la popolazione africana sarà più che raddoppiata e il continente ospiterà il 22% dei nove miliardi di persone previste sulla Terra per quella data. Il problema è che mentre i paesi a più alto reddito potranno continuare a contrastare le conseguenze del deficit ecologico importando risorse ed esportando rifiuti, molti paesi africani a basso reddito potrebbero non avere risorse finanziarie sufficienti per fare lo stesso esaurendo così i loro stessi ecosistemi.
Cancellato l’incentivo per il risparmio energetico in edilizia
La commissione Ambiente della Camera ha bocciato la proroga dello sgravio fiscale del 55% per le misure sull’impiego di fonti rinnovabili e il risparmio energetico nell’edilizia. “Si trattava – si legge in una nota di Ermete Realacci, ministro dell’Ambiente del “governo ombra” del Pd, e Raffaella Mariani, membro della commissione - di una misura che, senza alcun onere per le casse dello Stato, portava notevoli benefici alle famiglie, alle imprese e dava un contributo al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto”.
Premio Nobel per la chimica
Il Nobel per la Chimica 2008 è stato assegnato a Osamui Shimomura, Martin Chalfie e Roger Tsien, per la scoperta della proteina fluorescente Gfp. Osservata per la prima volta nel 1962 in una medusa, l'Aequorea victoria, la Proteina Gfp - acronimo dall'inglese Green Fluorescent Protein, proteina di fluorescenza verde – ha dato la possibilità di individuare processi come lo sviluppo delle cellule nervose nel cervello e la crescita delle cellule tumorali.
Rischio black-out atomico in Gran Bretagna
Secondo l’Independent on Sunday, a causa delle pessime condizioni in cui vertono le centrali nucleari d’oltre Manica, la Gran Bretagna si trova oggi ad alto rischio di blak-out. Dei dieci reattori esistenti - che coprono un quinto del fabbisogno nazionale - due sarebbero rimasti fermi per quasi un anno, uno è parzialmente bloccato per lavori di manutenzione e un terzo reattore è sotto controllo in seguito alla scoperta di difetti.
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