La violenza contro le donne non conosce confini. La si trova in tutti gli stati, in tutti i paesi e regioni. Ogni territorio, grazie al lavoro di reti di donne e di associazioni, fronteggiano questa piaga sociale, che lungi dall’arrestarsi, continua a crescere spaventosamente. SOS Donna, associazione di Faenza presenta i dati allarmanti che il centro antiviolenza registra in questi primi dieci mesi del 2011. Centoquaranta le donne accolte, 97 italiane e 43 straniere, in dieci mesi: il centro antiviolenza faentino continua a registrare il drammatico andamento di un fenomeno, quello della violenza di genere, i cui dati non accennano purtroppo a diminuire, confermando come a far da cornice agli episodi di maltrattamento sia pressoché sempre il contesto familiare. Sette le donne che hanno avuto necessità di allontanarsi dalla propria residenza, spesso con i figli, pernottando, anche per lunghi periodi, nelle “case rifugio” a disposizione dell’associazione. Tutte le donne accolte hanno raccontato casi di maltrattamento psicologico, a cui si aggiunge la violenza fisica (82 casi), economica (67) e sessuale (24). 23 i casi di stalking e ben 89 i minori che hanno dovuto assistere assistito ad episodi di violenza intrafamiliare.
Allo scopo, dunque, di tenere alta l’attenzione sul fenomeno e sposando la ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nella mattinata di oggi, venerdì 25, sono state aperte le porte del centro antiviolenza Fenice a Faenza (nella palazzina delle associazioni) per un open day rivolto all’intera cittadinanza. L’idea è quella di far conoscere meglio l’attività dell’associazione, grazie alla presenza di volontarie ed operatrici, a disposizione per curiosità e chiarimenti. In serata l’appuntamento, ad offerta libera, è alla sala Fellini (piazza Santa Maria foris portam 2 a Faenza) per una serata conviviale: dalle 20 sarà possibile degustare insieme in aperitivo offerto e preparato dalle volontarie di Sos Donna e alle 21 avrà inizio la proiezione, sempre ad ingresso libero, del film “Io sono Li”, delicata opera italo-francese per la regia di Andrea Segre.
La pellicola vede protagonista l’attrice di origini orientali Zhao Tao accanto a Marco Paolini ed a Giuseppe Battiston, e racconta la storia di Shun Li, operaia cinese in un laboratorio tessile della periferia romana in attesa di ottenere i documenti necessari a far venire in Italia il figlio di otto anni.
All’improvviso viene trasferita a Chioggia, città-isola della laguna veneta, per lavorare come barista in un’osteria. Qui incontra Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato dagli amici “il Poeta”, ma l’amicizia che si instaura i due turberà le due comunità, cinese e chioggiotta, che tenteranno quindi maldestramente di ostacolare questo nuovo viaggio, di cui forse hanno semplicemente ancora troppa paura. Il film racconta quindi l’incontro tra generi e culture differenti, in cui il nuovo, rappresentato da una donna, è in grado di far scuotere ed interrogare un mondo dalle convinzioni consolidate in cui nulla sembra poter cambiare.
Info presso il Servizio Fe.n.ice - Associazione Sos Donna: tel. 0546/22060.
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