IL BLUFF DELLA “FINTA BELLEZZA” NON GENETICAMENTE TRASMETTIBILE di Marisa Russo

Lunedi, 27/05/2013 - Si è svolta a Castellabate (SA), presso l’Hotel Hermitage, la Tavola Rotonda intitolata “Le Eta’ della Bellezza”organizzata dalla locale Fidapa, Presidente Maria Giovanna Lepore. Ha introdotto l’incontro l’Assessore alla Cultura Luisa Maiuri, che subito ha sottolineato “non esiste l’età della bellezza, ogni età ha la sua bellezza!”, si potrebbe però precisare “ogni età potrebbe avere la sua bellezza”. Infatti non è affatto scontata, nemmeno a diciotto anni tutti sono belli. Essenziale è comprendere il significato di “bellezza”, concetto che per canoni solo esterni muta nel tempo, ma che soprattutto, come ha sostenuto il relatore psichiatra Luigi De Maio, è Fascino, ovvero quell’emozione che coinvolge i nostri cinque sensi, che è indescrivibile con misure e forme di tratti fisici. “Bello”, etimologicamente dal diminutivo di “buono” nel senso di “confacente”, ben chiarisce come ogni età, anche volendo rimanere ad un concetto esteriore, ha la sua “bellezza”, ovvero confacente al ruolo,alle esigenze, alle aspettative di quel periodo. Dopo il saluto della rappresentante del distretto della Fidapa, la biologa erborista Maria Pia Cucino, si è dato inizio alla discussione.

Moderatrice è stata la conduttrice per RAI 1 di “Verdetto Finale”, Veronica Maya, sobria ed equilibrata nel condurre un argomento così delicato, anche perché vedeva relatore pure il marito Marco Moraci, chirurgo estetico.

Importante l’operato del chirurgo estetico per ricostruzioni di parti della fisionomia in caso di incidenti, di malattie, di gravi malformazioni, discutibile invece quando, come troppo spesso avviene, è per richiesta di copie di elementi standard dettata dalla superficialità, da valori esteriori esasperati, dalla diffusione di immagini stereotipate, dall’ignoranza, dall’incapacità di costruirsi una personalità interessante, dal vuoto di quell’insieme di contenuti che creano un fascino.

Oggi anche i maschi per il 35% chiedono l’operato del chirurgo estetico convinti, e purtroppo spesso è vero, che l’immagine, non la preparazione, favorisce la carriera!!!

La neurologa Maria Rossana Tata, sottolineando il suo fascino Boteriano, ha più volte evidenziato l’importanza di raggiungere una personalità equilibrata ed il valore di una “bellezza”, più che solo da vedere, da vivere!

Si può aggiungere che in caso di esteriori interventi chirurgici c’è anche la differenza esistente tra il vero ed il falso: è più “bello” un fiore originale vero o uno finto di forma più comune? Questione di gusto, di cultura, di personalità.

Accenniamo al caso di un uomo che ha chiesto l’annullamento del matrimonio quando ha saputo, solo dopo la nascita della figlia di strani tratti somatici, che la moglie prima di conoscerla si era sottoposta a vari interventi di chirurgia estetica, ovvero aveva sposato una falsa fisionomia, non geneticamente trasmettibile!!