- Culture indigene di Pace, annuale convegno internazionale di Laima sulle società matrifocali, sarà a Torino dal 18 al 30 marzo per il terzo appuntamento
Federica Tourn Venerdi, 08/01/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2016
Anche in un momento storico in cui si è finalmente capito che la cura del pianeta e il rispetto delle sue risorse sono fondamentali per la nostra stessa sopravvivenza, l'attenzione alla Terra viene demandata alla politica dei governi, così legata agli interessi economici dei potentati interni e delle alleanze internazionali. Si è visto lo scorso dicembre a Parigi alla Conferenza internazionale del clima, dove i capi di stato, quasi tutti uomini, hanno inaugurato un vertice blindato, lontano dagli uomini e dalle donne che abitano un pianeta inquinato, sfruttato e violato nei suoi delicati equilibri. Persino quando la nostra cultura occidentale definisce la Terra come Madre e come fonte di nutrimento sempre sottende una visione ecologica neutra, distaccata e antropocentrica, frutto della scissione tra Spirito e Materia, tra regni separati e incomunicabili.
Le società matriarcali viventi, invece, troppo spesso completamente oscurate dai media, non hanno mai dimenticato di onorare la vita del suolo che ci nutre. Da anni Culture indigene di Pace, l'annuale convegno internazionale organizzato dall'associazione Laima, studia le società matrifocali, che non sono bizzarrie geografiche o anomalie dello sviluppo dell’umanità, ma l'esito di un’epoca di ineguagliato equilibrio sociale e di polarità non ancora in opposizione attraverso cui è passata verosimilmente tutta l’umanità prima di affacciarsi alla “Storia”.
Qual è il rapporto di queste società con la Natura? Come considerano e come difendono i doni della Terra, i semi che sono l’eredità comune che le nostre Antenate e Antenati ci hanno affidato?
Abbiamo i mezzi e la volontà di correggere la direzione cieca e arrogante in cui ci siamo incanalati da lungo tempo? In questa terza edizione del convegno, dal titolo “I sentieri della terra”, che si terrà a Torino dal 18 al 20 marzo 2016, alla Fabbrica delle E in corso Trapani 95, verrà data voce agli insegnamenti delle comunità indigene e a coloro che hanno stabilito relazioni assennate con la Terra e le sue creature. Molti gli ospiti e le ospiti del convegno, fra cui: Maria Teresa Panchillo e Yessica Huenteman, rappresentanti del popolo Mapuche, il fotografo parigino Pierre de Vallombreuse, Michel Odent, neonatologo che, proseguendo il lavoro di Leboyer, ha cambiato il modo di concepire la nascita, Angelo Vaira, che parlerà della relazione empatica con gli animali, Francesca Rosati Freeman, Luciana Percovich, Clara Scopetta. Tra i workshop, Malika Grasshoff, che illustrerà la cosmogonia delle donne Kabyle delle popolazioni berbere di Algeria, Piero de Marinis e Rossella Semino che condurranno, in un'esperienza ludica e creativa, a sperimentare la vita in un'agrocomunità, Susun Weed, che condividerà il suo sapere sui benefici delle erbe. Simbolo di questo evento sarà l’Orsa, antica manifestazione della Madre Terra nella parte settentrionale dell’emisfero boreale, Madre Primeva che nutre con devozione la sua prole e guarisce le ferite, antica e potente Signora degli Animali e delle Piante.
Programma, informazioni, iscrizioni (scadenza il 20 febbraio): www.associazionelaima.it - tel 340 6220363
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