Venerdi, 12/07/2013 - L’occupazione femminile in Italia è da tempo tema di discussione.
Se negli ultimi anni il tasso di occupazione femminile è in effetti cresciuto significativamente, raggiungendo il 47% al nord e il 30% al sud, l’Italia si attesta ancora a dei valori nettamente inferiori rispetto alla media europea (-12%). Il ritardo del nostro Paese però non riguarda solo il tasso di occupazione, ma anche e soprattutto le posizioni ricoperte e i tipi di contratti a cui il mondo femminile sembra ancora essere relegato. Rispetto agli uomini, le donne italiane vengono assunte più spesso con contratti atipici e ricevono stipendi in media inferiori del 20/30% rispetto ai loro colleghi uomini. Le donne rimangono ancora escluse da posizioni di comando, svolgono raramente lavori qualificati e hanno poche opportunità di carriera, soprattutto se mamme.
Secondo il Global Gender gap report 2012, la retribuzione media annua lorda nelle aziende private è stata di 21.678 euro per le donne contro i 30.246 euro degli uomini.
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