Mangiar bene - Un contributo importante e significativo alla diffusione della cultura del mangiar bene...
Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2008
L’elevato contenuto di acqua fa sì che ortaggi e frutta apportino all’organismo un beneficio decisivo per il benessere: studi sperimentali ed epidemiologici sembrano dimostrare una stretta correlazione tra consumo di frutta e vegetali e ridotta incidenza di patologie tipiche della nostra società (alcuni tipi di tumore, alcune patologie cardiovascolari, obesità). Un contributo importante e significativo alla diffusione della cultura del mangiar bene ci è fornito dalla campagna informativa-educativa avviata negli USA (five a day) “5 porzioni al giorno” e condivisa dall’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ed estesa a molti altri Paesi tra i quali anche l’Italia.
Se teniamo presente che una porzione corrisponde a un frutto o a un piatto di insalata o di ortaggi cotta, siamo costretti ad ammettere che gli italiani consumano frutta e verdura in quantità sicuramente inferiori alle cinque porzioni raccomandate secondo i dati emersi da un’indagine INRAN secondo cui gli italiani ne consumano in media 2.8 porzioni al giorno e questa situazione presenta aspetti ancora più critici nell’infanzia e nella fascia giovanile.
Frutta e ortaggi ci offrono poche calorie, pochi grassi, zero conservanti, vitamine in abbondanza, potassio e altri sali minerali, centinaia di sostanze (i famosi antiossidanti) che proteggono l’organismo e ci aiutano a mantenerci in forma. Come sceglierli? La natura ci offre frutta e verdura di tanti colori e non a caso: rosso, giallo/arancio, verde, blu/viola, bianco corrispondono a vitamine e sostanze salutari specifiche ed è importante alternarli, consumarli al giusto grado di maturazione e stare attenti alla stagionalità. I prodotti devono essere freschi o sottoposti a trattamenti termici blandi per salvaguardare il più possibile i costituenti. Come conservarli?
Il modo migliore per conservare frutta e verdura dopo l’acquisto, se sono mature, è riporle in frigorifero, nell’apposito cassetto delle verdure, sapendo che il contenuto vitaminico di questi prodotti diminuisce al passare del tempo. Consumatori informati
La frutta e la verdura devono riportare obbligatoriamente un’etichetta che ne certifichi la qualità secondo quanto regolato dal Decreto legge 306 del 10/12/2002, in vigore dal 15 febbraio 2003. Avere una corretta informazione su ciò che si acquista e sulla sua provenienza e la possibilità di acquistare i prodotti ortofrutticoli aiuta il consumatore a scegliere con maggiore consapevolezza. La conoscenza dell’origine dei prodotti ci permette di capire quali sono di stagione nel nostro Paese e quindi qual è il momento migliore per acquistarli e, soprattutto in un mercato sempre più globale, poter scegliere anche favorendo le produzioni locali. L’obbligo di etichettatura riguarda sia i prodotti venduti sfusi sia quelli confezionati, con indicazioni “chiare e leggibili” e informazioni su identificazione, natura, origine del prodotto e sue caratteristiche commerciali. E’ certamente utile sapere che l'etichettatura non è obbligatoria per gli agricoltori che vendono i loro prodotti direttamente al consumatore. L’etichetta di frutta e verdura deve indicare:
• il prezzo al chilo
• la varietà (ad es. mele golden, stark, pere kaiser,ecc.);
• la categoria di qualità (categoria Extra, I o II);
• l’origine (nazionalità o zona di produzione come Regione o Comune di provenienza). Le caratteristiche qualitative dei prodotti ne guidano la classificazione per categorie:
• Categoria extra. Il prodotto è di qualità superiore e privo di difetti.
• 1° categoria. Il prodotto è di buona qualità, ma sono tollerati lievi difetti di forma, di colorazione, dell’epidermide, lesioni cicatrizzate.
• 2° categoria. La qualità è denominata mercantile nella quale sono tollerati difetti di forma, di colorazione, rugosità della buccia e alterazioni superficiali. A tutela del consumatore…
Per i commercianti che non espongono un cartello con tutte le indicazioni è prevista una sanzione da 550 fino a 15.500 euro. Il mancato rispetto degli obblighi di etichettatura deve essere segnalato alla Polizia Municipale e ai Nuclei Anti Sofisticazione dei Carabinieri. Per irregolarità relative ai requisiti sanitari degli esercizi di vendita è opportuno rivolgersi al Servizio di igiene pubblica della ASL territorialmente competente. Segnalazioni relative ad irregolarità di altro tipo possono essere indirizzate, oltre che alla Polizia Municipale e ai NAS, anche agli uffici decentrati dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi L’igiene nel commercio dei prodotti ortofrutticoli
• Frutta e verdura non possono essere esposte fuori dai locali, sulla pubblica via, prive di adeguata protezione;
• le merci non possono essere deposte sul suolo stradale né sul pavimento degli spacci, devono essere sempre collocate su scaffali o banchetti;
• è vietato l’imballaggio dei prodotti ortofrutticoli in cassette di legno impregnate d’acqua, untuose, annerite, ammuffite, emananti cattivi odori.
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