Tra le proposte artistiche della due giorni organizzata dall'Istituto Italiano di Bioetica, il programma prevede una mostra di quadri dal titolo "Bellezza in divenire". Videointerviste a Maria Galasso e Ornella Gario
Il Festival di Bioetica (organizzato dall'Istituto Italiano di Bioetica a Santa Margherita Ligure, 24 e 25 agosto 2023) unisce, insieme alle relazioni e interventi che si svolgono durante i vari tavoli tematici, varie espressioni artistiche. Una tradizione rispettata anche in questa settima edizione con l'esposizione dei quadri di Ornella Gario, un progetto di Maria Galasso dal titolo "Bellezza in divenire" che - con il coordinamento di Mimmo Padovano - propone al pubblico le opere di una affermata pittrice.
Maria Galasso, questa edizione del Festival è dedicata alla Bellezza; in che modo le opere di Ornella Gario sono in sintonia con il tema del Festival?
Il tema della bellezza, come fatto estetico, è legato all'arte del passato in cui la completezza della forma conduceva ad un giudizio universale. Oggi l'arte di Ornella Gario è arte in divenire, in evoluzione, ricerca della bellezza, come significato della vita in tutte e sue forme. Arte come finalità sociale che il Festival in tutte le sue espressioni documenta, propone e lancia.
Da cosa nasce il titolo dell'esposizione "Bellezza in divenire"?
Il titolo dell'esposizione nasce per la considerazione che l'arte è un mezzo,un passaggio che può registrare infiniti cambia-Menti. Il lavoro della pittrice Ornella Gario è veicolo di concetti, di valori che rispettano, proprio perché plurimi, tanti punti di vista.
Quale è il messaggio che attraversa, in generale, il lavoro di Gario?
Visioni artistiche, tracciate dal colore libero, liberatorio di emozioni, percezioni per richiamare il destinatario ad essere protagonista di un quadro fuori cornice sempre.
Intervista a cura di Tiziana Bartolini
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