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Femminismo. Un libro di Titti Folieri

Femminismo. Un libro di Titti Folieri

Cosa resta degli ani Settanta? "Un pensiero femminile che ha determinato modifiche profonde della società..."

Mercoledi, 13/09/2023 - Ho recentemente letto un libro scritto da Titti Folieri. Il testo mi ha coinvolta per due aspetti che emergono dalla pagine, aspetti per me molto importanti: il nomadismo e il movimento femminista.

Pur non avendo girato il mondo solo per lavoro, ma anche per diletto e per ricerca personale, e non avendo partecipato, in quegli anni, all’esperienza del femminismo, leggendo ho avvertito forte un senso di appartenenza. Mi riconosco nomade e femminista. 

Scorrendo le pagine ci si ritrova in un’atmosfera, quella degli anni ‘70, di espansione di un pensiero femminile. Anni di studio, di analisi, di discussione, di azioni che hanno prodotto una rivoluzione culturalpolitica profonda. Sono gli anni che alcuni pretesi storici hanno definito ‘anni di piombo’ volendo intenzionalmente negare l’importanza della rivoluzione avvenuta, rivoluzione che segna anche gli anni attuali. ‘C’era la consapevolezza che tutte si partecipava a una rivoluzione culturale. La generazione delle nostre madri era stata la prima ad avere diritto al voto, noi ci battevamo per altri obiettivi, per affermare la libertà di autodeterminazione‘. 

Capita di sentire donne, uomini, che si chiedono cosa sia rimasto, nell’oggi, di quegli anni. Un pensiero femminile che ha determinato modifiche profonde della società, ecco cosa rimane e viene portato avanti ogni giorno da donne consapevoli, intelligenti, che rimandano alle madri simboliche che, in quegli anni, hanno costruito pensiero, azione, futuro. 

Mi ha incuriosita l’idea di capire in quale modo il testo di Titti abbia coinvolto altre persone, alla mia domanda Titti ha risposto che ‘ogni persona, in base alla propria sensibilità, formazione, cultura ha avuto una lettura diversa, cogliendo tematiche diverse. la fedeltà a se stessa, il soggetto nomade, Impegno e sentimento, La rivoluzione culturale del femminismo degli anni 70; le influenze letterarie francesi" per citare alcuni temi’. 

Personalmente ho colto un’attenzione particolare alla percezione visiva. Titti descrive situazioni, luoghi, persone in modo tale che si presentano ‘visivamente’ a chi legge, nomina i colori rendendo più precisa l’immagine che si forma nella mente. Credo che questa particolare attenzione risponda ad una formazione nella quale l’espressione visiva, in modo specifico la pittura, abbia avuto un ruolo importante così come la relazione con l’amica artista Leonilde Carabba.

Titti Follieri. Traduttrice dal francese e scrittrice, collabora a diverse riviste italiane e straniere con traduzioni, saggi, testi poetici e narrativi. Ha pubblicato le raccolte di versi Dell’amore il sogno (1980), Switmagma (1985), Topologia di un mandala (1991), il racconto Un arcobaleno (con il pittore Stefano Turrini, 2000); il romanzo La voce delle mani (2003); la raccolta di racconti Piccoli smarrimenti quotidiani (2009); il memoir La solitudine della cattedra (2013); la raccolta di versi Tessiture spaziali (2016); il libro d’artista Lì, in collaborazione con la pittrice Leonilde Carabba (2020).

Titti Follieri
“Viaggio di una provinciale cosmopolita”
Les Flaneurs Edizioni 2023


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