Donne&Consumi - Il Ministero e l’AIFA intervengano contro le gravi speculazioni che discriminano i malati nel nostro Paese
Mercoledi, 26/02/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2014
Quello dei farmaci introvabili, non disponibili o trafugati è, purtroppo, un grave problema noto già da anni, ma non ancora risolto. Ai problemi relativi alla produzione e alla distribuzione, già messi in evidenza, si sommano le gravi e intollerabili speculazioni di mercato e la diffusione di furti in ospedali e cliniche organizzati per rivendere i farmaci nei paesi dell’Est. A questo punto viene da chiedersi come sia stato possibile trovarsi in una situazione simile e perché il Ministero e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) non abbiano provveduto, già ai primi campanelli di allarme, a sanare carenze e disfunzioni impedendo speculazioni che discriminano e danneggiano i malati. L’allarme riguarda non solo i farmaci innovativi, i cui tempi di accesso sono lunghi e speso ostacolati da intoppi burocratici, ma anche quelli oncologici (sia quelli nuovi e costosissimi, che quelli vecchi e meno costosi), essenziali per interventi e terapie. È necessario ed urgente porre fine a questa grave situazione che mette a rischio molti pazienti costretti subire rinvii e lunghi tempi di attesa, costringendoli spesso a fare ricorso a farmaci sperimentali.
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