Donne in Parlamento: chi, cosa / La Ministra Severino alla Commissione Diritti Umani del Senato - di
Indagine conoscitiva circa il rispetto dei diritti umani nel nostro sistema carcerario: audizione in Commissione in Senato e rassicurazione della Ministra circa le soluzioni dei tanti problemi che vive il sistema carcerario
Mercoledi, 22/02/2012 - Da mesi la Commissione Diritti Umani del Senato sta svolgendo una indagine conoscitiva per approfondire un punto dolente per il rispetto delle "persone" nel nostro Paese: cioè quello del rispetto dei diritti umani nel nostro sistema carcerario. A conclusione dell'indagine conoscitiva martedì 21 febbraio 2012 é stata chiamata la Ministra di Grazia e Giustizia Paola Severino e dopo averla ascoltata la Senatrice Maria Pia Garavaglia ha espresso una grande soddisfazione per due ordini di motivi. Innanzitutto perché l'impegno che la Ministra sta dimostrando nell'affrontare i nodi del nostro sistema carcerario si dimostra armonico con l'impegno della Commissione Parlamentare che l'ha ascoltata e poi perché ha garantito che le misure contenute nel decreto "svuota-carceri", attualmente all'esame della Camera dei Deputati, non resteranno sulla carta ma verranno attuate, pena la sua personale credibilità. Ministra e Commissione hanno convenuto entrambi su un dato di partenza: quello che vivere in carceri sovraffollate, quando non si è stati già giudicati e quando non si è pericolosi, comporta una pena che non è prevista né dai Codici, né dalla Costituzione e che quindi occorre subito muoversi su più fronti per evitare la presenza in carcere dei detenuti in attesa di giudizio (25mila) e per riportare i l numero dei carcerati a livelli accettabili, ben lontani dal quasi 70mila detenuti che si accalcano oggi in carceri previste per 40mila. Fondamentale sarà rendere agibili le "camere di sicurezza" già esistenti nelle Caserme e che potranno ospitare chi è in attesa di giudizio e fondamentale sarà anche partire da alcune urgenze, come quella di mandare agli arresti domiciliari le mamme con bambini piccoli (oggi ce ne sono 56, sotto i tre anni, nelle carceri Italiane) e di predisporre i servizi territoriali capaci di accogliere gli Ospiti degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che lasceranno, come vuole la legge, le strutture (spesso veri e propri lager) in cui sono ospitati e che non avranno alle spalle delle famiglie disposte ad accoglierli. Su questo c'è l'impegno preso dalla Ministra Severino che, con la Commissione tutta, ha convenuto su un altro punto: la Sanità è un'altro problema nel Paese e bisognerà evitare che sugli ospedali generici pesi anche la presenza di degenti "detenuti" circondati da servizi d'ordine costosi e di ingombro.
Potenziare la Sanità all'interno delle carceri non dovrebbe costare più di quanto costi oggi l'ospitalità dei detenuti negli ospedali e la Ministra, anche su questo, ha garantito il suo impegno.
Perplessità, per la sicurezza nel Paese che potrebbe diminuire con lo "svuota-carceri", sono state confutate dalla Ministra Severino: è sui Magistrati che graverà la responsabilità di giudicare chi è pericoloso e chi no, chi potrà andare recluso in famiglia e chi no e non ci sono motivi per pensare che non se ne faranno carico come dovuto.
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