Dieci minuti: il nuovo film di Maria Sole Tognazzi esplora forza e fragilità dei personaggi femmi
Prodotto da Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e Netflix, il film promuove la forza propulsiva delle donne. Con Margherita Buy e Barbara Ronchi
Martedi, 30/01/2024 - Già nei suoi film “Viaggio sola” ed “Io e lei”, così come nella serie “Petra”, il cinema di Maria Sole Tognazzi nasce dall'esigenza di raccontare personaggi femminili che possano rappresentare l’universo delle donne, esplorandone forza e fragilità: anche il suo film più recente, ‘Dieci minuti’, non fa eccezione a questa chiave di lettura, che accomuna tutti i suoi ultimi lavori.
Scritto e co-sceneggiato da Francesca Archibugi e dalla stessa Maria Sole Tognazzi, il film, prodotto da Marco Cohen, Benedetto Habib, Fabrizio Donvito e Daniel Campos Pavoncelli e liberamente ispirato al romanzo ‘Per Dieci Minuti’ di Chiara Gamberale (edito da Feltrinelli), è nelle sale italiane distribuito da Vision Distribution.
“Sono passata dai film coltivando il desiderio costante di mettere in scena donne che avrei voluto vedere prendere vita sullo schermo - racconta la regista - Dopo aver letto il romanzo ‘Per dieci minuti’ di Chiara Gamberale ho incontrato Francesca Archibugi, con cui ho iniziato a parlare dell’idea potente contenuta nel libro, che ci sarebbe piaciuto trasformare in una sceneggiatura. Prima di iniziare a scrivere il copione ho parlato con Chiara Gamberale e le ho chiesto se potevo sentirmi libera nella trasposizione del suo bel romanzo: lei ci ha regalato subito la sua fiducia e la sua ‘benedizione’, si è detta molto contenta che il suo romanzo fosse nelle nostre mani, non aveva nessun tipo di paura, ben sapendo che quando un libro viene adattato per il cinema si trasforma e vive una vita nuova. L'idea di base è rimasta quella di raccontare il percorso di rinascita di una donna, Bianca, che dopo una forte crisi, abbandonata dal suo uomo, incontra una psicanalista che le suggerisce una terapia: impiegare dieci minuti al giorno del suo tempo per fare qualcosa di nuovo. Credo che l’abbandono sia la crisi centrale di ogni esistenza. Per questo abbiamo deciso di raccontare una crisi che prende vita all'interno di una giovane donna. Crisi che si rivelerà rivoluzionaria e, al tempo stesso, capace di infrangere le incrostazioni egotiche del protagonista.”
Il titolo s’ispira proprio ai dieci minuti in cui la protagonista, come da prescrizione della psicoterapeuta, deve dedicarsi ogni giorno a fare qualcosa di completamente nuovo, dieci minuti che possono cambiare il corso della giornata e, forse, il corso di una vita. Questo è infatti quello che accadrà a Bianca nel pieno di una crisi esistenziale, con la scoperta di nuovi incontri, di legami speciali e di una capacità di ascolto, forse sviluppata per la prima volta con la dovuta attenzione, nei confronti chi le ha sempre voluto bene. Un racconto introspettivo ma che, allo stesso tempo, costringe la protagonista a confrontarsi col mondo esterno, tra dramma e commedia. Il film è anche un racconto di rinascita, che vuole lanciare un messaggio di resilienza e speranza semplice ma importante: a volte basta poco per ricominciare, se non si resta da soli.
“Immaginavo un film che fosse al contempo brillante e profondo - prosegue Maria Sole Tognazzi - che apparisse come un'avventura di vita che scorre seguendo in modo del tutto naturale l’andamento altalenante delle crisi e delle successive conquiste. La fotografia, la musica, il montaggio, contribuiscono apparentemente a questa idea di cinema naturale, privo di artifici, ma anche elegante e curato nel seguire la linea registica che ha caratterizzato i miei precedenti lavori.”
Maria Sole Tognazzi, nelle sue opere, evidenzia spesso la complicità tra donne, e sottolinea di voler produrre racconti rivolti alle donne, per riportare sullo schermo la forza propulsiva del genere femminile, non sempre rappresentata adeguatamente, così come di voler sempre mantenere l'emancipazione femminile al centro della propria attenzione artistica, come nella serie tv "Petra", con Paola Cortellesi nel ruolo di un’ispettrice completamente libera e priva di sovrastrutture che decide di cambiare vita e città a quarant'anni.
"Sono felice di poter tornare al cinema con un film che mi ha permesso di mettere in scena tre donne meravigliose e di lavorare con tre attrici che amo molto - conclude la Tognazzi - Una chiave particolare che accomuna tutti i miei lavori, soprattutto gli ultimi, è una speciale attenzione per i personaggi femminili che mi sono sempre stati a cuore e l'esigenza di raccontarli, Penso ad esempio a "Viaggio sola" o a "Io e lei" o a "Tell it Like a Woman", un'antologia di sette racconti diretti da donne, sulle donne, girato in diverse parti del mondo, al cui interno ho diretto "Unspoken", un episodio sceneggiato da Giulia Steigerwalt in cui abbiamo parlato di violenza di genere - attraverso un fatto di cronaca realmente accaduto negli Stati Uniti – e di solidarietà femminile, qualcosa che mi sta a cuore da sempre in cui voglio continuare a credere”.
Nei ruoli delle protagoniste del film un cast di ottime attrici, quali Barbara Ronchi, Margherita Buy e Fotinì Peluso e, con loro, Alessandro Tedeschi, Anna Ferruzzo, Marcello Mazzarella, Mattia Garaci, Matteo Cecchi, econ la partecipazione di Barbara Chichiarelli.
‘Dieci Minuti’ è un film prodotto da Indiana Production e Vision Distribution, in collaborazione con Sky e in collaborazione con Netflix.
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