Lunedi, 20/06/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2016
Con piacere e orgoglio proponiamo un inserto speciale, frutto del laboratorio di scrittura che per il secondo anno consecutivo NOIDONNE ha tenuto nel carcere femminile romano di Rebibbia. È il secondo inserto, dopo quello pubblicato nel numero di febbraio 2015, e contiene scritti delle detenute che hanno partecipato agli incontri settimanali iniziati a novembre e coordinati da Tiziana Bartolini, Paola Ortensi e Silvia Vaccaro. ‘A mano libera’ - questo il titolo del laboratorio - si è confermato come spazio di libertà di parola, di autonarrazione, di esplorazione sia del vissuto personale sia dell’attualità. Nella modalità che ogni partecipante ha scelto per sé. Noi abbiamo ascoltato, sollecitato, stimolato, proponendo di volta in volta una chiave di lettura sociale delle circostanze - private o dettate dalla cronaca - che si ponevano all’attenzione del gruppo. Un esercizio che abbiamo definito ‘l’acchiappanotizie’. Le sintesi delle riflessioni che nei vari incontri si sono intrecciate (la maternità surrogata, il corpo delle donne, l’8 marzo…) sono state pubblicate nei numeri cartacei di NOIDONNE e nel sito www.noidonne.org; anche il settimanale L’Espresso vi ha dedicato un articolo (nr 12 del 24/3/2016). Le notizie tremende dei piccoli morti affogati nel Mediterraneo o dei minori immigrati non accompagnati - oltre alla moltitudine di quelli che risultano dispersi persino in Italia - ci ha sollecitate a riflettere e scrivere sui bambini e sulle bambine. Ricorrendo ai ricordi, anche. Dunque a loro è dedicato questo inserto (scritti di Hidaya, Loredana, Anna Maria, Sonia, Laura, Maurizia). Ai bambini e alle bambine del mondo, figli e figlie dell’umanità. Dovrebbero essere il nostro tesoro, ma pare che così non li percepiamo. "…Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. Ma pochi di loro se lo ricordano” è scritto nel Piccolo principe. Ecco, questo inserto raccoglie la sollecitazione di Antoine de Saint-Exupery… immaginando che sia solo l’inizio di un cammino...
NOIDONNE
dalla redazione dalla redazione dalla redazione dalla redazione dalla redazione
Almeno 250 milioni di bambini vivono per strada. I bambini disperati ed esclusi costituiscono un’enorme riserva per l’economia illegale, il crimine organizzato e i conflitti armati.
Secondo il rapporto Every Last Child di Save the Children 58 milioni non possono andare a scuola e in quasi 6 milioni muoiono ogni anno per malattie facilmente curabili e prevenibili prima di aver compiuto i 5 anni.
Sono quasi 90mila i baby-migranti soli giunti in Europa nel 2015. Oltre 1 su 10 ha meno di 14 anni. Bambini che lasciano la famiglia e affrontano i pericoli del viaggio da soli, col sogno di una vita nuova e di aiutare i genitori o i fratelli rimasti nel paese di provenienza. Spesso però sono vittime di sfruttamento e violenza.
Dei piccoli che giungono in Europa molti svaniscono nel nulla: 10mila di quei 90mila risultano scomparsi. In Italia Terres des Hommes conta oltre 90mila bambini maltrattati. Le bambine sono quelle più a rischio di violenze e abusi.
Save the Children ha promosso la campagna nazionale “Illuminiamo il Futuro” (14-15 maggio) per contrastare la povertà educativa. Centinaia di eventi nelle piccole e grandi città italiane sono stati dedicati ai bambini e hanno coinvolto più di 10mila persone e 390 tra associazioni, organizzazioni, enti e istituzioni.
I bambini e le bambine della scuola elementare Perlasca nel quartiere del Trullo alla periferia di Roma hanno dato vita alla radio “Freccia Azzurra”. Quello che imparano durante le lezioni di matematica, italiano o scienze diventa un programma radiofonico che loro stessi scrivono e registrano. Inventano persino le pubblicità.
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