Il CLES ha partecipato anche quest'anno alla Giornata Mondiale senza Tabacco “World no-Tobacco day” al XVIII Convegno Nazionale "Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale" organizzato dal Ministero della Salute, I.S.S.Roma.
Giovedi, 02/06/2016 - Il 31 Maggio è la Giornata Mondiale senza Tabacco “World no-Tobacco day” ed a Roma si è realizzato il XVIII Convegno Nazionale "Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale" organizzato dal Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri",la Società Italiana di Tabaccologia.
Il consumo di tabacco ha raggiunto le dimensioni di un’epidemia globale che uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno, di cui 600.000 non fumatori esposti al fumo passivo. La World Health Organization stima che, se non saranno attuate efficaci politiche di contrasto, entro il 2030 moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori e l’80% di questi decessi prevenibili sarà tra le persone che vivono nei paesi a basso e medio reddito.
Alla convenzione sul controllo del tabacco della WHO hanno aderito più di 170 nazioni ed indicate le azioni per contrastare questa epidemia.
Al fine di mantenere alta l’attenzione su questi temi di grande rilevanza per la salute pubblica ogni anno, il 31 maggio, la WHO e i partner in tutto il mondo, celebrano la giornata mondiale senza tabacco, mettendo in rilievo i rischi per la salute associati all’uso di tabacco ed evidenziando le politiche efficaci per ridurne il consumo .
Per il 2016 è stato scelto il tema “Get ready for plain packaging. Pronti per il confezionamento anonimo” mettendo al centro dell’attenzione la richiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di rendere obbligatori dei confezionamenti neutri per le sigarette, realizzati con un unico colore, senza loghi o scritte promozionali e con l’inserimento di messaggi che mettano in guardia dai rischi del fumo, mostrando anche immagini forti degli effetti dannosi delle sigarette. E’ stato evidenziato, in tal senso, come in Australia l’adozione del pacchetto neutro abbia contribuito a ridurre il tasso di diffusione del fumo soprattutto tra i giovani, ponendo l’attenzione sulle avvertenze sanitarie piuttosto che sui messaggi promozionali.
Il fumo fa male alla salute e pur essendo ormai ampiamente noto, i dati evidenziati in questa giornata dimostrano come siano ancora tante le persone, a livello globale, che non si preoccupano minimamente dei danni che provocano alla propria salute; la maggior parte dei fumatori si trova nella fascia di età 25-44 anni e sono sempre di più i giovani a fare uso di sigarette, in particolare in età da scuola superiore. Stando ai dati più recenti disponibili, sono oltre 1 miliardo i fumatori in tutto il mondo che consumano un totale di 6000 miliardi di sigarette ogni anno, con circa 6.5Kg di sigarette in media per ciascun fumatore, che equivalgono a una media di 1600 sigarette. Un dato impressionante, soprattutto se si pensa che il fumo è considerato uno dei maggiori fattori di rischio per il tumore ai polmoni e che annualmente il fumo ancora oggi uccide circa 6 milioni di persone.
I danni del fumo, tuttavia, non sono esclusivamente quelli per la salute, ma anche per il portafoglio. Skyscanner in collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo e l’Università degli Studi di Catania, ha stabilito che smettere di fumare consentirebbe alle persone di risparmiare cifre interessanti ogni mese, tanto da permettere di viaggiare in molti paesi stranieri; due mesi senza sigarette consentirebbero di fare un viaggio in Francia o Spagna, mentre resistere 9 mesi senza fumo consentirebbe di risparmiare abbastanza soldi da viaggiare fino a Stati Uniti, Brasile o Canada.
Le sigarette, inoltre, creano un danno anche per l’ambiente a causa delle circa 70 sostanze cancerogene presenti all’interno che rendono i mozziconi un pericolo per il nostro pianeta. E’ stato già spiegato, ad esempio, come siano necessari almeno un paio di anni ai mozziconi di sigaretta per biodegradarsi, ed è anche per questo che nuove norme entrate in vigore di recente in Italia hanno imposto sanzioni per chi getta questo tipo di rifiuti in strada.
Il CLES,Centro Lametino di Educazione Sociale, come è ormai tradizione da sempre, è stato presente ai lavori con i suoi operatori.
In linea con gli organismi sanitari internazionali,il CLES ha collocato la lotta al tabagismo tra gli obiettivi della sua attività educativa e preventiva,diretta a modificare gli stili di vita per la Salute per la tutela e salvaguardia della Salute e del Ben-Essere della persona e dell’ambiente nelle sue molteplici sfaccettature,declinando tali importanti obiettivi in tutte le forme e dimensioni possibili.
Il fenomeno del tabagismo è molto complesso sia per i risvolti economici,psicologici e sociali che implica e sia per la pesante compromissione, della salute e della qualità della vita, delle persone che determina,siano essi fumatori attivi o esposti al fumo passivo.
In tale ottica si pone dunque la realizzazione,nel corso delle attività del CLES, di iniziative volte ad accrescere la consapevolezza di quanti desiderano smettere di fumare circa i percorsi,le difficoltà,le modalità con cui ottenere risultati di assoluto vantaggio per la salute;si è puntato altresì sulla formazione e sul consolidamento dei soggetti non fumatori.
Coloro che non hanno mai fumato rappresentano una vera risorsa su cui investire,per ottenere con un effetto a cascata,risultati positivi anche sui fumatori, caratterizzandosi come moltiplicatori di stili di vita ed abitudini positive nella pratica quotidiana,in casa,nei luoghi di lavoro,per strada,nei bar.
Chi non fuma può aiutare il fumatore a considerare criticamente e razionalmente la sua condizione,inducendolo a cercare aiuto per smettere, secondo il modello della peer education.
Dalla pratica maturata in questi anni dal CLES, assume un ruolo rilevante la spinta motivazionale personale,condivisa con altre persone,discussa e maturata nei risvolti psicologici e sociali.
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