Domenica, 01/12/2013 - Donne in Campo-Cia Cosenza: costruire una rete di imprenditrici per organizzare la vendita diretta
Costruire una rete di imprenditrici per la vendita diretta: è questo il tema dell’incontro che Donne in Campo-Cia Cosenza ha organizzato presso la Sala Petraglia della Camera di Commercio cittadina.
I lavori sono stati moderati dal direttore provinciale della Cia, Davide Vena, che ha assicurato il sostegno dell’intera Confederazione all’azione associativa e alla realizzazione dei progetti di Donne in Campo, mentre la relazione introduttiva sull’argomento “L’organizzazione della vendita diretta: le proposte di Donne in Campo Cosenza alla luce delle esperienze maturate in questi ultimi anni” è stata tenuta da Antonella Greco, presidente dell’associazione provinciale, imprenditrice zootecnica e operatrice agrituristica della Sila. Subito dopo è stato il turno di Franco Mazzei, coordinatore della Giunta Cia di Cosenza, che ha posto l’accento sul valore della rete che si sta costruendo e sui progetti che hanno visto il coinvolgimento di donne imprenditrici e che sono stati realizzati in provincia, anche grazie alla specificità e al valore aggiunto che le donne riescono a imprimere nell’attività d’impresa. Invece Maria Grazia Milone, presidente regionale dell’associazione e imprenditrice vivaistica della piana lametina, ha illustrato il progetto di “La Spesa in Campagna”, che a giorni diverrà operativo e che prevede l’implementazione di un portale web su cui valorizzare la presenza di aziende che effettuano la vendita diretta, che sarà ricercabile per territorio/prodotto, e su cui organizzare eventualmente la vendita on-line, ma anche su cui ricevere informazioni circa la presenza di mercati locali, sagre, ecc. dove trovare prodotti di eccellenza del territorio.
Sono seguiti gli interventi di Franco Belmonte, direttore regionale della Cia, che ha tenuto a inquadrare all’interno di uno schema condiviso gli ambiti entro cui esercitare la vendita diretta (A - in rete sicuramente o in cooperazione - per abbattere i costi e per presentarsi con più prodotto diversificato; B - nei mercati, nelle fiere e nelle sagre; C - presso la propria azienda; D - online) e che, per favorire l’incremento del reddito aziendale, oggi è fondamentale conoscere l’impianto giuridico-amministrativo-contabile-fiscale ed è a questo scopo che la Cia mette a disposizione i propri strumenti e servizi presenti su tutto il territorio regionale.
Una platea così vasta e qualificata non poteva che offrire anche numerosi interventi di significativo interesse che, talvolta con accenti anche forti, hanno messo in risalto le difficoltà di fare impresa in Calabria, esortando la Confederazione madre a fare di più e soprattutto a farsi interprete dei bisogni e delle necessità che comunemente le imprese agricole stanno attraversando, nell’interesse della sopravvivenza della categoria, che oggi si sente vessata dalla troppa burocrazia, impoverita dagli alti costi delle materie prime e maltrattata dal Governo e dalle autonomie locali per le troppe e elevate tasse e imposte da pagare.
Da tutte le imprenditrici intervenute, Selene Rocco di Campotenese che lavora la lavanda, Annetta Ventre di Santa Sofia D’Epiro che lavora la pasta di mandorla, Assunta Aragona di Rose che produce il fico dottato di Cosenza, Lina Malizia di Bisignano che produce ortaggi di nicchia, Francesca Lauria di Cerchiara di Calabria allevatrice zootecnica, Daniela Conforti di Altomonte che produce olio extravergine d’oliva, Antonella La Cava di Lagarò Celico che produce patate della Sila, sono stati rilevati accanto ai tanti punti di debolezza dell’attività agricola anche i molti punti di forza presenti nel fare qualità, nell’associarsi e nel fare rete nel settore e soprattutto l’entusiasmo che bisogna manifestare accanto alla passione e alla competenza che rappresentano gli ingredienti per progettare un futuro con la speranza di successo.
Tutte hanno apprezzato la costituzione dell’associazione “La Spesa in Campagna” perché offre una straordinaria opportunità a tutte, a costi pressoché nulli, di promuovere il proprio prodotto e promuoversi nel variegato mondo della vendita diretta e online. Molte le parole d’ordine espresse, come “bene i mercati, le fiere e le sagre perché ci permettono di valorizzare i prodotti e di farli conoscere”, “è necessario fare rete, cooperare, per riuscire a vendere bene il prodotto”, “alla base del successo c’è comunque l’ottenere un prodotto di qualità, anche se la qualità costa”, “abbiamo bisogno di punti vendita fissi e al coperto altrimenti quando piove tutti scappano e il prodotto rimane invenduto”, “bisogna fare ridurre i costi di posteggio ai produttori agricoli differenziandoli dai commercianti puri”, “fare applicare l’ingegneria finanziaria anche alla Regione Calabria come ha fatto la Regione Basilicata”.
Alla discussione ha voluto portare il proprio contributo Maria Pirrone, presidente dell’Agia-Cia di Cosenza, agronoma e operatrice agrituristica di Civita, che ha esaltato il valore della presenza dei giovani e delle donne in agricoltura, portatrici di innovazione e di spirito di collaborazione. Anche il presidente dell’Anp, Mimmo Liguori, ha voluto portare il proprio contributo al dibattito, evidenziando le sinergie che possono realizzarsi nell’azione congiunta delle associazioni, ad esempio tutta l’esperienza e le professionalità che le pensionate agricoltrici potrebbero trasferire in fatto alle nuove generazioni. Puntuale e interessante è stato anche l’intervento di Mario Grillo, vicepresidente di Turismo Verde nazionale e operatore agrituristico della Sila, che ha accennato al progetto che Turismo Verde Calabria sta per lanciare per promuovere l’agriturismo calabrese in tutta Italia e che rappresenta una opportunità promozionale importante per le tante aziende che sono presenti e per le loro produzioni d’eccellenza.
Ha concluso i lavori il presidente regionale della Cia, Mauro D’Acri, che ha fatto un plauso ad Antonella per il lavoro e l’impegno che mette nel capeggiare l’associazione, e ha assicurato a tutte che le questioni sollevate verranno affrontate dalla Confederazione, sia i temi che le critiche saranno oggetto di approfondimento nelle assemblee congressuali che, a partire da dicembre, si terranno in Calabria e in tutt’Italia.
Sono anni, ha detto il presidente D’Acri, che la Cia si è fatta carico dei problemi degli agricoltori calabresi, che continuerà a raccogliere per dargli voce e dignità. La Cia, ha aggiunto, vuole essere apprezzata soprattutto per le proposte serie, convincenti e realizzabili che saprà presentare alla società tutta e anche alle istituzioni. E’ per questo che ha elaborato nei mesi scorsi un documento dal titolo “Più agricoltura per uscire dalla crisi” che contiene poche ma significative proposte per dare una risposta immediata alle imprese che subiscono i morsi amari della crisi, ma che pongono le basi per assicurare all’agricoltura e a chi vive di agricoltura un futuro dignitoso e un’opportunità di lavoro per tanti giovani oggi disoccupati.
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