“Testa o croce? Non affidarti al caso” Raffaella Mauceri
L’Unione Atei e Agnostici Razionalisti raccomanda: Assicuratevi che il vostro medico non pratichi
una qualche forma di obiezione perchè in tal caso i vostri diritti saranno messi a rischio.
Domenica, 06/01/2019 - Può un medico essere obiettore di coscienza? Certo che può ma non quando è un sanitario ospedaliero pagato dallo stato e cioè con le tasse sborsate dai cittadini. I quali hanno diritto all’assistenza sanitaria a prescindere dal credo religioso dei medici. Perciò, detta in soldoni: chi vuole fare obiezione la faccia pure ma a proprie spese e non a spese del contribuente.
Questa diatriba, creata dall’ambiguità della legge 194 sull’interruzione di gravidanza, che da una parte riconosce alla donna il diritto di abortire (entro il terzo mese) e contestualmente riconosce ai medici ospedalieri il diritto di fare gli obbiettori, ci riporta con la memoria ad un caso analogo, anch’esso tipicamente italiano: la chiesa cattolica, com’è noto, condanna non soltanto l’interruzione di gravidanza, ma perfino la contraccezione di qualsiasi tipo. Ebbene, ricordate quando il papa ordinò ai farmacisti cattolici di gettare via i profilattici e di non venderne più? Fu una imperdibile occasione per chiedere ai farmacisti che cosa avrebbero fatto. La risposta più prevedibile e più gettonata in assoluto fu la seguente: “E perché no? Se il papa mi rimborsa la spesa, li butto via”. Morale della favola: il papa non li rimborsò e loro i preservativi se li tennero e continuarono a venderli. Con buona pace della fede cattolica sia del papa che dei farmacisti.
Qualcosa dunque ci dice che se per fare gli obbiettori, i sanitari dovessero licenziarsi ed esercitare la professione in proprio, smetterebbero immediatamente di fare obbiezione. Siete d’accordo? Non siete d’accordo? si accettano scommesse.
L’esempio della legge 194 non è certo l’unico in cui l’obiezione di coscienza si mette di traverso rispetto ai diritti dei cittadini.
Stando così le cose, l’UAAR ha pensato bene di lanciare la campagna “Testa o croce? Non affidarti al caso”, per invitare i cittadini a chiedere subito al proprio medico se pratica qualche forma di obiezione di coscienza.
Difatti non sono rari i casi in cui l’obiezione di coscienza è scattata finanche in casi di aborto e contraccezione d’emergenza causando la morte della paziente. Questo può capitare affidandosi alle cure di un ginecologo senza prima aver appurato quali sono le sue convinzioni morali e religiose. Come può capitare che il proprio medico di base, se crede che la vita sia un bene che appartiene a Dio, non tenga in considerazione le nostre volontà nel fine vita e ci faccia soffrire inutilmente. La campagna sarà diffusa sui social con l’hashtag #nonaffidartialcaso e con volantini e manifesti giganti con il citato slogan “Testa o croce? Non affidarti al caso”
“Il papa chiama sicario chi interrompe la gravidanza: noi non ci stiamo” dice la portavoce UAAR Adele Orioli nonché responsabile iniziative legali che contesta le sconcertanti parole di papa Bergoglio contro l’aborto, da lui ritenuto l’equivalente di ingaggiare un killer per uccidere. “Espressioni – sottolinea Orioli - di inaudita violenza che demonizzano le donne e gli operatori sanitari”. Un autentico sopruso a causa del quale le donne affrontano in tutto il mondo grandi difficoltà per il mancato accesso all’aborto, fino alle estreme conseguenze, come nel drammatico caso in Irlanda di Savita Halappanavar. Senza contare gli attentati da parte di estremisti sedicenti “difensori della vita” contro le cliniche che praticano aborti negli Usa.
Nel corso del Campus UAAR 2018, evento formativo riservato ai soci che si è svolto presso la nuova sede dell’associazione a Roma, ed al quale hanno partecipato poco meno di 60 attivisti provenienti da ogni parte d’Italia, sono stati definiti e/o confermati gli eventi culturali per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi portanti dell’associazione, primo fra tutti il diritto di non essere credenti, diritto tuttora negato o soggetto a persecuzione e condanna a morte in alcuni paesi, oppure riconosciuto pro-forma ma di fatto denigrato come ha fatto Salvini che si è permesso di consigliare ai non-credenti di “curarsi”. Evidentemente nella sua enciclopedica ignoranza, il signor vicepremier non sa che fra le centinaia di illustri e celebri non-credenti sono inclusi anche 54 premi Nobel, per la medicina come Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, per la fisica chimica come Pierre e Maria Curie, per la letteratura come Ernest Hemingway, per la pace come Mikhail Gorbačëv e così via. Non credenti anche alcune decine di Premi Oscar che non staremo qui ad elencare. Molte altre sono le campagne culturali che l’UAAR porta avanti e tutte finalizzate ad una vera e concreta laicizzazione del nostro paese, come la scrocifissione dei luoghi pubblici, ospedali, scuole, tribunali), il rispetto del diritto dei bambini a scegliere la religione da grandi, l’imposizione delle tasse, ici-imu-tasi, alle scuole private, e a tutti gli esercizi commerciali ecclesiastici, l’accesso all’ora alternativa sostitutiva dell’ora di dottrina cattolica, il diritto al cosiddetto “sbattezzo”, ecc… Perché soltanto in uno stato laico tutti i cittadini hanno uguali diritti e uguali doveri e nessuno gode di privilegi di nessun genere.
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