La 59esima edizione, curata da Cecilia Alemani vedrà la partecipazione di 213 tra artiste (la maggioranza) e artisti, di 58 nazioni, con oltre 1430 opere
La mostra presenterà opere contemporanee e nuove produzioni concepite appositamente per la Biennale, in dialogo con lavori storici. Queste diverse temporalità saranno evidenziate lungo il percorso tramite cinque piccole mostre tematiche, definite da Alemani “capsule del tempo” o “cuori pulsanti”, la cui progettazione è stata affidata a Forma fantasma, il noto duo di designer italiano molto sensibile alle questioni legate alla sostenibilità ambientale. Le capsule presenteranno artisti e artiste, spesso dimenticati o trascurati dalla storiografia ufficiale, mentre all’esterno vi saranno le opere dei contemporanei che in vario modo hanno proseguito la loro lezione.
Le italiane partecipanti, tra esponenti delle avanguardie storiche, delle avanguardie degli anni Sessanta e Settanta fino alle giovanissime, sono Carla Accardi, Marina Apollonio, Benedetta, Mirella Bentivoglio (con Annalisa Alloatti), Tomaso Binga, Milly Canavero, Regina, Ambra Castagnetti, Giulia Cenci, Giannina Censi, Dadamaino, Lucia Di Luciano, Sara Enrico, Chiara Enzo, Elisa Giardina Papa, Laura Grisi, Carol Rama, Giovanna Sandri, Tecla Tofano, Grazia Varisco, Nanda Vigo e perfino le medium Linda Gazzera ed Eusapia Palladino (perché, spiega Alemani, hanno usato il proprio corpo per comunicare), senza contare Rosa Rosà e Leonor Fini, strettamente legate all’Italia. Ma per dare un’idea della mostra, considerato che gli artisti e le artiste sono in tutto 213 (26 italiani), di cui 180 espongono per la prima volta alla Biennale, più che elencare dei nomi, molti dei quali risulteranno poco noti (e non solo al grande pubblico), va piuttosto sottolineata la grande varietà geografica. Nonostante l’emergenza sanitaria, infatti, i partecipanti provengono da una sessantina di nazioni diverse, un elemento importante, che promette di offrire un panorama vasto e articolato, sulla creatività e la forza dell’immaginario, dal Novecento al tempo della pandemia.
Per maggiori informazioni:www.labiennale.org
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