Ortensi Paola Martedi, 28/06/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2016
È martedì 17 maggio. Nel teatro del carcere femminili di Rebibbia a Roma si firma la chiusura di ‘A mano Libera’, il progetto portato avanti con incontri settimanali da NOIDONNE e dall’associazione Noidonne TrePuntoZero da dicembre 2015 a maggio 2016. È il secondo anno consecutivo di questo laboratorio. Circa dieci detenute hanno seguito con assiduità gli incontri, tenuti sul filo dell’Acchiappanotizie”, ironica definizione coniata per l’attività proposta: fare attenzione alle notizie quotidiane per concentrare il dibattito del gruppo su quelle che più hanno colpito. I bambini e le bambine sono il filo conduttore dell’incontro. I testi scritti dalle signore con le quali si è lavorato hanno l’obiettivo e l’ambizione di restituire al pubblico le emozioni che la tematica scelta ha suscitato. E nei testi, composti dalle detenute, si incrociano cronaca, ricordi personali, concetti eterni. Il tema coinvolge emotivamente la folta platea per l’intensità con cui è proposto. Le autrici sono interpreti credibili, l’emozione di una recitazione convincente si percepisce dal silenzio che vibra nel teatro e poi dall’applauso scrosciante del pubblico, nella sala gremita di detenute e anche di ospiti venute da fuori. Tutte/i forse si riconoscono in sentimenti e parole condivisibili. La settimana successiva commentiamo l’evento con le attrici, che con entusiasmo riferiscono dei complimenti e dei commenti che hanno ricevuto. Tutto conferma il successo di quella che, in fondo, è stata una piccola idea a cui neanche le protagoniste credevano davvero. E tutte insieme comprendiamo che è stato apprezzato l’aver scelto un tema che attraversa tutta la terra e accomuna persone e culture. I bambini e le bambine, appunto. La chiave del successo è stata aver raccontato l’infanzia partendo da sé e, contemporaneamente, guardando al mondo. “Giro giro tondo. Noi bambine parliamo al mondo“ era il titolo del reading del 17 maggio scorso. L’unico possibile….
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