- In mostra a Faenza dal 12 novembre il progetto fotografico di Silvia Boccato
Martedi, 08/11/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2016
L’artista fotografa subacquea Silvia Boccato intende sensibilizzare sul tema del femminicidio con il suo progetto fotografico “AQVA ET MATER, acqua linfa di Madre Terra contro ogni forma di abuso”, mettendo in relazione gli abusi dell’acqua con gli abusi sulle donne; il diritto di tutti all’acqua libera e di essere donne libere nella civiltà moderna. Boccato stende un ponte ideale tra alcune date: il 22 marzo (World Water Day), il 22 aprile (Earth Day) e il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “L’acqua è simbolo della femminilità, risorsa generatrice e feconda, sorgente di vita. È nutrimento materiale e spirituale, forza naturale eterna secondo il ciclo di vita, morte, purificazione e rinascita- spiega l’artista -. L’intera storia dell’umanità è intimamente connessa alla sua relazione con l’acqua, che è unificatrice biologica e simbolico sacrale.
Sul piano delle finalità socio-educativa il progetto vuole promuovere e sensibilizzare alla cultura del rispetto per la vita contro la subcultura della sopraffazione e dell’abuso che avvelena il mondo e vuole educare alla tutela e al rispetto, al diritto ad esistere, alla libertà ed autodeterminazione”. Sabato 12 novembre a Faenza (Ra) presso la Galleria Comunale d’Arte “Voltone della Molinella” si inaugura la mostra alla presenza delle autorità cittadine e di studiose ed intellettuali tra cui Gioia Di Cristofaro Longo, Presidente LUNID, Libera Università Diritti Umani.
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