Psicologia - Il libro di Bruna Baldassarre, strumento di “conoscenza” per il terapeuta e di “autoconoscenza” per il singolo.
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Novembre 2008
Il libro di Bruna Baldassarre si pone come strumento di “conoscenza” per il terapeuta e di “autoconoscenza” per il singolo. Offre l’opportunità di creare un’autobiografia condotta tramite le immagini del ricordo parallela a quella dell’esperienza esistenziale vissuta per raggiungere l’autoconoscenza guardando gli eventi in modo nuovo rispetto alla disattenzione del senso comune. “…Questo può condurre anche lontano, sempre all’interno dell’osservazione interiore, ma il percorso può essere poco agibile rispetto alle categorie, ai modelli interni che possono trasformarsi in pregiudizio o giudizio, che si assumono, cioè che si fanno proprie nell’arco delle varie prove esistenziali. Le prove si devono superare comunque, ma c’è una sostanziale differenza se si decide di affrontarle come osservatori di se stessi, anziché come soggetti interiormente passivi e ‘congelati’ nel proprio punto di vista. Tutto ciò perché osservare dall’interno è un po’ come restare incollati all’immagine che le categorie di appartenenza obbligano a catturare, è una sorta di meccanismo ‘pasoliniano’ d’appartenenza. S’intende lo studio in senso antropologico delle mutazioni sociali, appunto come ha fatto Pierpaolo Pasolini, per acquisire una nuova coscienza. Far entrare le fasce più agiate in una nuova cultura è un lavoro sull’Io, inteso come rinnovamento verso l’acquisizione di nuovi paradigmi: l’Io di persone irrigidite dal loro ‘agio’ che si arricchisce di nuovi impulsi sociali”.
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