ROMA / LUCHA Y SIESTA 2.0: LABORATORIO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Il 19 e 20 settembre la Casa delle Donne Lucha y Siesta lancia il Laboratorio di Progettazione Partecipata
Lucha y Siesta 2.0
Roma 19-20 settembre 2020
La Casa delle Donne Lucha y Siesta lancia il Laboratorio di Progettazione Partecipata Lucha y Siesta 2.0, due giorni di incontri e confronto per parlare di un nuovo modello di bene comune e di pratiche femministe.
Lucha Y Siesta non ha mai sospeso le sue attività – né durante il lockdown, continuando ad accogliere le donne e a lavorare, pur nell’attenzione delle norme richieste dalla pandemia – né a causa della minaccia di chiusura che grava da tempo sulla Casa, poiché l’immobile, di proprietà dell’Azienda del Trasporto Pubblico Locale (ATAC), è stato inserito nel patrimonio in dismissione dell’azienda e messo all’asta.
Già progetto multiforme, in quanto casa di accoglienza per donne in fuoriuscita da situazioni di violenza, centro antiviolenza, spazio politico e culturale, sportello di sostegno psicologico, aperto a bambine e bambini, nonché luogo di incontro e crescita collettiva, apre ora le porte dopo l’estate per una discussione sulla destinazione pubblica dello spazio. Saranno due giorni di processo aperto e partecipato, al fine di allargare il ragionamento portato avanti finora costruendo le possibili traiettorie future di una Lucha 2.0 che prenda anche ispirazione dal Movimento dei Beni Comuni, che ha trovato nella creazione di percorsi condivisi di gestione della città la chiave per alternative possibili.
Il 19 e 20 settembre si avvierà un percorso di riflessione, formazione e discussione con tutte le soggettività singole e organizzate che in questi anni hanno attraversato l’esperienza della Casa, aderendo anche al Comitato Lucha alla Città. Un confronto orizzontale con le amministrazioni pubbliche, che – anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Legge Regionale sui Beni Comuni della Regione Lazio – tenga alto l’obiettivo di una Casa delle Donne come primo bene comune transfemminista, riconosciuto dalla Città di Roma, realizzato attraverso la condivisione e l’affermazione di comunità autodeterminate e autogovernate.
“Gli obiettivi ambiziosi ma necessari che vogliamo perseguire attraverso questo percorso, di cui la due giorni è un fondamentale passo, sono l’ottenimento della dichiarazione di evidenza pubblica delle Case delle Donne e la stesura del Regolamento di Autogoverno. Per difendere e rivendicare il riconoscimento nell’autonomia e stabilità nell’indipendenza”.
Qui materiali utili https://luchaysiesta.wordpress.com/2020/09/12/materiali-utili/
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