Sul potere della scrittura ai tempi del Covid e oltre la pandemia
riceviamo e pubblichiamo
CREIAMO ASSEMBRAMENTI…DI AFFETTI Il potere della scrittura ai tempi del Covid e oltre la pandemia Molte persone pensano: “la mia vita non ha nulla di speciale e non merita di essere raccontata”, poi scoprono che non è così. Scoprono che ogni esistenza è unica, non solo per chi la vive ma anche per coloro che ne hanno fatto parte.
«Con l’iniziativa “Assembramenti…di affetti” vogliamo continuare a dare il nostro supporto concreto in un momento in cui c’è tanto bisogno di sentirsi vicini» afferma Anna Ghiotti – formatrice, coach e ideatrice di Memoràmia, progetto nato oltre dieci anni fa a Torino e ispirato alla figura dei personal historian americani.
Un gruppo di sette donne, professioniste e amiche, che accompagnano le persone a scrivere racconti di vita e a tramandare storie.
Memoràmia è nata proprio intorno all’idea del dono: un dono che consente, a chi lo riceve, di poter scrivere o leggere il proprio libro di memorie. Alla base di tutto c’è la volontà di riunire pensieri, ricordi e persone. «E, così in questo periodo di Covid, ci siamo chieste» racconta Maria Angela Quintana – una delle sette donne che guida le persone nella scrittura - «come poter contribuire a rendere il distanziamento sociale meno difficile da sopportare. Ed è stato proprio pensando alla parola “distanziamento” che in un brainstorming di gruppo abbiamo avuto l’idea di creare e offrire degli “Assembramenti di affetti”. Mi spiego meglio. Da anni accompagniamo le persone a realizzare i libri-tributo che vengono poi regalati in ricorrenze e anniversari speciali. Ad esempio, abbiamo chiuso il 2020 con un diciottesimo ed abbiamo iniziato il nuovo anno con i 90 anni di Lea e il dono fatto dai due figli, poi abbiamo continuato il 2021 con i 50 anni di Nicola, in questo caso il tributo è stato il regalo della moglie» conclude.
Si tratta, dunque, di occasioni in cui si è soliti riunire famiglia e amici ed è un gran dispiacere non poter festeggiare insieme, anche a causa della pandemia, dei momenti così importanti. Immaginate, arriva il giorno della ricorrenza e della consegna dell’opera, ma non è possibile condividere tutto questo con chi ci è più caro ed ha partecipato alla sua realizzazione.
«Allora» continua Anna «abbiamo pensato: “Saremo noi ad organizzare una consegna speciale, una festa digitale a sorpresa dove il festeggiato incontrerà tutti i suoi cari per sfogliare insieme le pagine della sua storia, vivere e condividere la commozione, la gioia e lo stupore del momento».
Il libro è sembrato, così, il mezzo ideale per continuare a coinvolgere le persone in progetti comuni e riprendere a farle incontrare, seppur online. I tributi, infatti, sono libri dedicati ad una singola persona e vengono realizzati grazie a testimonianze, immagini e aneddoti raccolti tra parenti e amici, i quali vengono coinvolti in questa ricerca diventando così co-autori del libro di una vita.
Attraverso la scrittura è davvero possibile tramandare le storie, rinsaldare i legami e far scoprire alle persone che ogni esistenza è unica e merita di essere raccontata.
«Negli anni abbiamo raccolto moltissime memorie» confida Maria Pia Tuninetti - co-fondatrice di Memoràmia «e il nostro lavoro si è rivelato ancora più prezioso in questo periodo di pandemia. Un periodo di incertezza e isolamento. Infatti, diverse persone ci hanno raccontato come lo scrivere o il ricevere il libro con le memorie della propria vita sia stato per loro un mezzo potente per superare la frustrazione e la solitudine dello stare chiusi in casa. Ci hanno detto di come intervistare i propri genitori o familiari sia stato un modo per sentirsi più vicini e di come rievocare i loro ricordi li aiutasse a sopportare meglio questo presente difficile».
Quello che realizzano le donne di Memoràmia è un lavoro artigianale ed accompagna passo dopo passo la persona che si avventura nel viaggio della scrittura o della testimonianza. Un viaggio in cui si entra in punta di piedi nella sua vita creando un legame di affetto.
«Vogliamo continuare a proporre Assembramenti di affetti, anche ora che cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel, per donarli a tutti coloro che restano o vivono, comunque, lontani» conclude Anna «e che inizieranno il viaggio insieme noi, con la composizione del tributo, entro il 30 aprile 2021. Avere una data di riferimento, ci consentirà di programmare al meglio l’organizzazione degli Assembramenti, momenti speciali per chi vi parteciperà».
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